Ferragosto “illegale”; chiuso il Ficodindia, stop ad un rave party
Nel corso della settimana di ferragosto, in tutta la provincia leccese, le Forze dell’Ordine hanno aumentato i controlli sul territorio, impiegando numerosi equipaggi con l’ausilio dei reparti di rinforzo.
Tale attività ha interessato la città di Gallipoli, dove nella giornata del 14 è stata messa in atto una operazione congiunta, contestuale ed integrata con tutti gli organi di polizia e di controllo, presso l’area del Mercato Ittico di Gallipoli: è stata infatti riscontrata l’occupazione abusiva del suolo demaniale per circa 500 mq; l’attività di 6 lavoratori “in nero” presso gli esercizi controllati ha comportato la sospensione di due attività lavorative. La indebita fruizione da parte di 9 lavoratori, anche del reddito di cittadinanza, ha attivato le procedure per le revoche del beneficio.
Inoltre sono stati sequestrati oltre 100 chili di pesce crudo, mitili e molluschi non idoneamente conservati e in parte senza etichettatura, con relativa sanzione amministrativa.
Sequestrati anche 20 litri di olio privo di tracciabilità.
Nella giornata del 15 agosto gli agenti del Commissariato di Nardò e della Questura di Lecce insieme a personale dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza è intervenuto a Porto Cesareo, dove in Contrada Corti Veneri, in un largo spiazzo di campagna prospicente la pista di collaudo di vetture, si erano radunate circa 400 persone che hanno preso parte ad un rave party con musica ad altissimo volume, molte delle quali sotto effetto di alcool e droga.
Contattato l’organizzatore, un tale Giovanni di origini tarantine, è stato invitato dalle autorità ad interrompere la manifestazione non autorizzata e a sgomberare l’area. Le indagini hanno portato all’identificazione di diverse persone ed ai rilievi delle targhe di numerose autovetture e nel tardo pomeriggio l’intera zona era stata sgomberata completamente dai partecipanti ed i relativi mezzi ed attrezzature.
Sempre nella zona Jonica, durante la settimana di ferragosto il personale del Commissariato di Nardò ha effettuato capillari controlli del territorio con numerosi posti di blocco lungo il litorale che collega le località marine d’interesse, unitamente ai controlli amministrativi presso gli esercizi pubblici della zona.
In particolare in località Torre Uluzzo il controllo ha portato alla chiusura per 5 giorni del noto locale “Ficodindia”, dove si è riscontrato il mancato rispetto del previsto distanziamento tra i tavolini e centinaia di giovani assembrati privi di mascherina intenti a consumare bibite alcoliche e ad ascoltare musica ad alto volume ben oltre l’orario consentito. Sono stati inoltre sanzionati 4 dipendenti perché privi dei necessari prescritti DPI.
Sono stati complessivamente controllati 852 autovetture, 38 esercizi pubblici, 2.883 persone, ed inoltre sono tutt’ora in atto i controlli da parte delle Forze di Polizia territoriali sul possesso della certificazione verde.