LECCE – Un sit-in ed un incontro col prefetto. Anche a Lecce i lavoratori e le lavoratrici dei comparti agricolo e florovivaistico scendono in piazza. Esclusi da qualsiasi tipo di “sostegno” dagli ultimi provvedimenti del Governo, non sanno come arrivare alla fine del mese. Sono al loro fianco i sindacati di categoria Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, che per sabato mattina hanno organizzato in tutta Italia presidi davanti alle Prefetture. L’iniziativa si terrà nel rispetto delle disposizioni nazionali e regionali per il contenimento del contagio da Covid-19.Le segreterie territoriali hanno deciso di radunarsi davanti all’Ufficio territoriale del Governo dalle ore 9 alle 11 ed hanno chiesto un incontro al prefetto Maria Rosa Trio.
Una prima richiesta di modifica e integrazione del decreto “Sostegni”, lanciata dalle segreterie nazionali, è andata a vuoto. Da qui la protesta in tutta Italia. Al mancato riconoscimento di un sostegno – fanno sapere Gianluigi Visconti, segretario generale Fai Cisl, Monica Accogli, segretario generale Flai Cgil e
Mauro Fioretti, segretario generale Uuila Uil – si aggiunge anche la preoccupazione per il paventato tentativo, evinto da interviste e dichiarazioni di stampa, di semplificazione dell’attuale normativa sui voucher in agricoltura, una legge che ha garantito finora trasparenza e regolarità nell’uso di questo strumento, andando ad incidere su una regolamentazione contrattuale che già offre adeguata flessibilità”.
Di seguito le richieste dei sindacati: la garanzia per l’anno 2020, ai fini della tutela assistenziale e previdenziale, delle stesse giornate di lavoro svolte nel 2019; il bonus per gli stagionali dell’agricoltura e la sua compatibilità con il reddito di emergenza; l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi; tutele ai lavoratori agricoli nelle zone colpite da calamità naturali, eventi distruttivi, parassiti quali Xylella e cimice asiatica; riconoscimento di una Cassa Integrazione stabile anche per i pescatori vista la forte riduzione dell’attività di pesca.
Fai, Flai e Uila Lecce, inoltre, evidenziano come le trattative per il rinnovo dei contratti di lavoro degli operai agricoli e florovivaisti si stiano trascinando anche in provincia di Lecce, come nelle altre (in particolare al Sud).
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