Coronavirus, la ricetta di Salvemini per l’estate 2020
“Come garantire il rispetto delle distanze tra ombrelloni sulle spiagge libere? In questi giorni siamo impegnati – istituzioni, politica, associazioni di categoria – ad immaginare la prossima stagione estiva. Che sarà inevitabilmente diversa: dovremo sperimentare pratiche inedite di fruizione di stabilimenti balneari e spiagge libere. i concessionari in tutta Italia stanno già ragionando sulle modalità attraverso le quali garantire adeguate distanze tra gli ombrelloni ai loro clienti, pur nella consapevolezza di dover perdere, in questo modo, numerosi posti nella propria concessione.
Nessuno si sta concentrando invece sul tema delle spiagge libere che è tutto nelle mani della Regione (ogni estate si predispone una apposita ordinanza balneare) e dei Comuni costieri. anche sui tratti di litorale che non sono in concessione occorrerà infatti garantire un adeguato distanziamento: perché tutti – non solo chi è nelle condizioni di pagare – hanno diritto ad andare al mare e di farlo in sicurezza. è facile prevedere minore capacità di spesa questa estate, tanti saranno costretti a scegliere la spiaggia libera.
Oggi (ieri, ndr) ho scritto quindi al Presidente Emiliano per avanzare una proposta, sulla base della quale intavolare un confronto con le associazioni dei balneari, per garantire adeguata pulizia, sicurezza, soccorso, rispetto delle distanze. L’idea è quella di un patto collaborativo tra i balneari e le istituzioni, sulla base del quale dare la possibilità ai concessionari, per questa stagione, di estendere le concessioni su una congrua quantità di spiaggia che possa garantire loro sostenibilità finanziaria, in cambio della presa in carico dei tratti di spiagge libere adiacenti i loro lotti. dei quali garantire la pulizia, la vigilanza, i servizi di salvamento. E sui quali Polizia Locale e Protezione Civile potrebbero contingentare razionalmente gli accessi. In cambio della gestione delle spiagge libere, cui va garantita naturalmente la fruizione senza oneri per i bagnanti, la proposta è di cancellazione il canone concessorio per l’annualità in corso.
Al Presidente Emiliano ho affidato questa proposta perché possa – se la condivide – presentarla al tavolo del Governo, in quanto è solo il Ministero delle Infrastrutture a poter disporre la cancellazione del canone demaniale marittimo, essendo Regioni e Comuni solo responsabili della gestione amministrativa delle concessioni.
Qualora non venisse accolta come Comune garantiremo comunque il rispetto del distanziamento sui tratti di spiaggia libera individuati, per i quali concediamo possibilità di balneazione. Perché Lecce è il suo mare. Andiamo avanti, uniti”.