Quadro clinico critico per Giorgia, i farmaci non funzionano
PITTSBURGH (USA) – Giorgia continua la sua estenuante battaglia contro la malattia. A poco più di due mesi dal trapianto multiorgano al quale è stata sottoposta, il rigetto di grado severo è ancora in corso e quadro clinico è fortemente critico.
La piccola soffre della Sindrome di Berdon e l’aggravarsi delle sue condizioni ha reso necessario l’intervento eseguito ad inizio novembre. Tra gli altri organi, la piccola ha ricevuto nuovo intestino da un donatore della sua età, coinvolto in un incidente. Dopo una prima fase di ripresa che aveva fatto ben sperare i medici, l’insorgere del rigetto ha compromesso un equilibrio di per sé precario.
Il nuovo organo continua a sanguinare copiosamente e la terapia farmacologia non da i risultati sperati. Anche l’insorgere della febbre alta ha destato non poche preoccupazioni. Fortunatamente in questo caso, la somministrazione di farmaci specifici è stata efficace.
Tra le altre complicazioni anche una fragilità venosa tale da richiedere l’intervenuto un team specializzato. “Le sue vene hanno iniziato a infiammarsi e rompersi..non sono mai state buone..ormai per inserire aghi nel suo braccio arriva un team specializzato in vene (IV Team ) e con buone apparecchiature riescono a trovare le vene migliori evitando di bucare a caso..ma quella di stasera era già la quarta vena persa..così ne hanno messa un altra ma 2 ore dopo già non funzionava più..cosi sono tornati e ne hanno rimesso un altra, una quinta…le sue mani e braccia sono ormai lividose”, fa sapere Elisa nell’ultimo post su Facebook.
Probabilmente anche il quinto tentativo non sarà quello definitivo. “Stasera dopo averle messo nella mano il quinto ago, l’ infermiere mi guarda e mi chiede se voglio che venga messo un altro..un altro.. un altro??????….silenzio per un momento e poi…sono crollata…e ho iniziato a ridere senza riuscire a fermarmi..un’ altra??…e ridevo..e ridevo …e Giorgia pure dietro di me..poi lei ha smesso e io continuavo..in un lago di lacrime a ridere”.
Martedì mattina verrà effettuata una nuova biopsia, l’unica indagine che in modo inequivocabile chiarisce lo stato di salute della bimba.
Il risultato sarà disponibile soltanto dopo 24 ore. Ore di ansia per tutte le persone che fanno il tifo e mantengono saldo il filo della speranza per questa coraggiosissima guerriera salentina.