“Giornate del Lavoro”: fra cambiamento e identità territoriale
LECCE – “Cambiamento”. E’ questa la parola d’ordine, il fulcro dell’edizione 2019 delle “Giornate del Lavoro” organizzate dalla Cgil. L’evento si è aperto questo pomeriggio con un convegno nella splendida cornice del Teatro Apollo di Lecce. Presenti il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano, il Segretario Generale Cgil Maurizio Landini, Valentina Fragassi Segretaria Generale Cgil Lecce, Pino Gesmundo Segretario Generale Cgil Puglia, Michele Emiliano Presidente Regione Puglia, Stefano Minerva Presidente provincia di Lecce, Carlo Salvemini Sindaco di Lecce. Moderatore del dibattito, Giuseppe Colombo, giornalista dell’Huffington Post.
Lavoro, giovani, crescita, rapporto fra pubblico e privato, istituzioni e sindacati: questi i temi fondamentali affrontati dagli ospiti.
“Il Paese o cresce tutto, o non cresce affatto”. Ha esordito con queste parole Valentina Fragassi, Segretaria Generale Cgil Lecce durante il suo intervento, ed ha posto l’accento sulla necessità di cambiare il modo di comunicare delle istituzioni “Se avessi di fronte il Presidente del Consiglio Conte, la prima cosa che gli chiederei, è la bonifica del linguaggio dell’odio troppo presente in questo Paese”.
Ha invece parlato di contraddizioni tutte pugliesi Pino Gesmundo Segretario Generale Cgil Puglia “La Puglia vive di contraddizioni: c’è la Puglia dello spazio, e quella della “zitella”, la Puglia delle università specializzate e di chi muore di caporalato.” Una terra ricca di problematiche da risolvere, ma anche di grandi opportunità da cogliere, e che deve fare da traino per le altre realtà meridionali, nel mondo del lavoro. Vi è la necessità di rivalutare le risorse, utilizzarle in maniera ottimizzata e creare progetti che vedano il lavoro simbiotico di investimenti e istituzioni. Il segretario conclude annunciando la volontà di creare un’ “agenzia per il mezzogiorno”, un punto di riferimento per la creazione di lavoro specializzato al sud.
Concorda con lui il Ministro Giuseppe Provenzano, che racconta la sua idea di “Sud”: “Cos’è il sud? Per me è il luogo dove si concentrano e combinano tutte le faglie di disuguaglianze della nostra società. Il lavoro è ancora una leva attraverso cui combattere le disuguaglianze? Sì, ed è compito del Governo e della sinistra, quello di rimettere al centro del dibattito il lavoro.” Il Ministro, si è concentrato inoltre sulla problematica dell’ “esodo giovanile”, che ormai viene anticipato dalla scelta delle università “non mi voglio rassegnare all’esodo giovanile”. E poi si è rivolto direttamente al Governo “l’azione pubblica deve dare una rotta precisa, con politiche concrete.”.
Tema centrale in tutti gli interventi, l’innovazione nel mondo del lavoro: nuove figure professionali nascono in un’epoca in continuo cambiamento. Ma istituzioni e sindacati, sono al passo con tali rinnovamenti? Il ministro Provenzano ha espresso l’idea di un progetto per i 50 anni dello Statuto dei Lavoratori “Il 2020 sarà un anno importante, lo Statuto dei Lavoratori compirà 50 anni. Bisogna aprire un dibattito con tutti, istituzioni e sindacati, per arrivare ad un nuovo statuto che vada incontro alle necessità dei nuovi lavoratori”.
Di nuove figure professionali, e delle fasce più deboli della società, hanno parlato Carlo Salvemini, Stefano Minerva e Michele Emiliano: dalla lotta al caporalato, alle opportunità scolastiche e lavorative paritarie per tutti i cittadini. “Basta cittadini di serie B”, ha affermato Minerva.
Parlando di valorizzazione del territorio, il sindaco Salvemini non si è lasciato sfuggire l’occasione di tirare una frecciatina nei confronti del leader della Lega Salvini, ricordando il loro botta e risposta avuto sui social pochi mesi fa.
E sulla necessità del “cambiamento” nelle politiche economiche adottate dal Governo, ha parlato il Segretario Landini “La riforma fiscale è un punto centrale per ricostruire un patto di cittadinanza in questo Paese, non possono essere i lavoratori dipendenti ed i pensionati a pagare per tutti.” Anche lui pone l’attenzione sulle disuguaglianze che imperversano in Italia, auspicando che il nuovo Governo cerchi di risolvere i problemi controllando e rafforzando la lotta all’evasione. “E’ giusto che a parità di reddito si paghino le stesse tasse, quando c’è disparità, la società non funziona”.