Torna a splendere “La Gloria del Salento
LECCE-Banco di Napoli ed il Comune di Lecce hanno presentato ieri sera il restauro del bassorilievo in bronzo “La Gloria del Salento” dello scultore salentino Francesco Barbieri. Ubicata nel salone di accoglienza della Filiale del Banco di Napoli in Piazza Sant’Oronzo l’opera impreziosisce il vano dell’ascensore unitamente a colonnati di marmo bianco di Carrara, che riportano su entrambi i lati soggetti scolpiti in marmo Verde Alpi chiaro, anch’essi realizzati su progetto dello stesso Barbieri.
Per riportare l’opera al suo originale splendore e restituire la leggibilità del manufatto, si è proceduto ad un meticoloso lavoro di restauro e ripulitura. Adesso è possibile ammirare alcuni particolari eseguiti a “stiacciato” (una tecnica che consente di realizzare un rilievo con variazioni minime) che, anche per la collocazione dell’opera, appariva impossibile notare. Gli interventi di ristrutturazione hanno consentito di rendere maggiormente riconoscibili alcuni significativi particolari tra i quali, ad esempio, il timpano di Porta Napoli a Lecce ed alcuni elementi che si suppone siano antiche “galene” turche. Altri particolari, che sottendono al significato allegorico dell’opera, sono i pesci e le stelle che, con marcato riferimento alla letteratura salentina, alludono allo sbarco notturno dei turchi sulla costa idruntina. L’intero bassorilievo presumibilmente racconta, infatti, la storia degli ottocento martiri di Otranto decapitati sul Colle della Minerva, il 14 agosto del 1480, per essersi rifiutati di convertirsi all’Islam dopo la conquista della città da parte dei turchi. Leggenda narra che, a capo degli idruntini, all’epoca ci fosse un certo Antonio Pezzullo, detto il Primaldo, che era un vecchio sarto che fu anche il primo ad essere decapitato. La storia narra altresì che il suo corpo dopo l’esecuzione seguitò a restare in piedi finché non venne decapitato anche l’ultimo degli ottocento uomini presenti sul Colle. In effetti, un evidente richiamo a questa trama è dato dalla presenza sul bassorilievo di un corpo più imponente delle altre figure che compare in primo piano. Figura che, pur essendo decapitata, sembra l’unico a restare in piedi pur non essendo sorretto dagli angeli al pari delle altre figure.
La Filiale del Banco di Napoli di piazza Sant’Oronzo è stata recentemente rivisitata con un modello di layout all’avanguardia che per il Gruppo Intesa Sanpaolo rappresenta la sua più profonda concezione di banca che vive in assoluta osmosi con il territorio, con le famiglie e con le imprese. Non ha barriere di ingresso, ha un arredamento semplice ed è totalmente aperta non soltanto ai clienti ma a chiunque voglia recuperare nei nostri ambienti quel senso di comunità, di incontro e di crescita collettiva che era tipico delle agorà greche. È una filiale di incontri, di eventi, dove, insieme al bassorilievo, nella facciata della Filiale campeggia l’Orologio delle Meraviglie, altro particolarissimo lavoro di Francesco Barbieri, che il Banco di Napoli ha restaurato e restituito alla città di Lecce nel suo splendore due anni fa.