Al grido di “No al carbone” si è svolta questo pomeriggio una manifestazione davanti alla centrale di Cerano. Protagonisti anche i simpatizzanti di “Andare Oltre”, il movimento civico che fa capo a Lecce al vicesindaco Alessandro Delli Noci. Un’azione naturale per “Andare Oltre” che nel suo dna politico e civico punta alla difesa dell’ambiente, alla decarbonizzazione e alla riconversione degli impianti inquinanti che provocano morti e distruzioni: “Le nostre parole, i nostri ideali e i nostri obiettivi non sono nulla senza l’azione concreta di tutta la popolazione. Siamo qui per urlare il nostro rispetto per la vita, la salute, il territorio”.
Di qui l’invito – ribadito oggi nel corso di un vivace sit-in – a chiudere la centrale della morte e ad avviare le bonifiche e un valido progetto per il recupero e la rivalorizzazione del territorio.
La manifestazione è stata promossa dai No al Carbone. Al loro fianco – a parte numerosi rappresentanti del movimento Andare Oltre – anche alcuni esponenti dei comitati No Tav, No Tap e del Popolo degli ulivi.
La centrale Enel Federico II è una centrale termoelettrica a carbone con una capacità totale di 2640 megawatt installati. Con una estensione di circa 270 ettari – si legge su Wikipedia – è la seconda più grande centrale termoelettrica d’Italia ed una delle più grandi d’Europa, la prima in Italia per importanza fino alla conversione della centrale termoelettrica di Civitavecchia”.
ph Andrea Stella
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