30 milioni per il Polo pediatrico: “Soddisfatti, ma vigileremo”
BARI – Trenta milioni di euro verranno destinati alla realizzazione del Polo pediatrico del Salento. Le risorse rientrano nell’ambito dell’Accordo per lo Sviluppo e la Coesione, siglato nelle scorse ore tra il Governo nazionale e la Regione Puglia.
“E’ una notizia – afferma il presidente di Tria Corda Antonio Aguglia – che ci riempie di gioia, un segnale forte – finalmente – dell’impegno concreto delle istituzioni verso un obiettivo comune: dare una casa ai bambini che sono costretti a convivere con una malattia.
Lo stanziamento dei fondi a favore del Polo pediatrico del Salento dimostra che avevamo visto giusto, che le battaglie che portiamo avanti con abnegazione, sacrifici e passione da oltre tredici anni assieme a numerose altre associazioni che fanno parte della rete sociale SoloXLoro, non erano campate in aria. E assumono ora un significato particolare.
Il nostro non era, non è e non sarà mai un capriccio, ma l’esigenza di dare risposte convincenti, concrete e immediate ai bambini e alle loro famiglie costrette a rivolgersi a strutture sanitarie lontane dal territorio salentino per poter curare i loro piccoli, sobbarcandosi personalmente ingenti spese e andando incontro ad oggettive difficoltà.
Ecco perché ora attendiamo che si passi dalle parole ai fatti. Le risorse stanziate rappresentano solo il primo passo di un percorso ancora lungo che si concluderà solo quando verrà effettivamente realizzato il Polo pediatrico del Salento, un progetto al quale sta lavorando un gruppo di lavoro misto tra la Asl Lecce e Tria Corda: già nel prossimo incontro in programma il 13 dicembre, si discuterà dell’allocazione del Polo che potrebbe essere spostata dal 2° al 1° piano dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Non ci limiteremo a discutere e a osservare perché siamo già rimasti scottati da precedenti esperienze negative, allorquando le somme destinate al Polo (11 milioni di euro) presero altre direzioni. Vigileremo affinché ciò non si ripeta. Saremo le sentinelle quotidiane a tutela dei bambini. Per il loro bene e per il bene delle loro famiglie”.