NARDÒ – Il distretto socio-sanitario di Nardò è carente di psicologi e psicoterapeuti per l’infanzia. La questione, anche a seguito di alcune segnalazioni delle famiglie (e giunte anche ai sindaci di Galatone e Seclì), è stata raccolta e posta in seno di Ambito Sociale n.3 dalla vicesindaca e assessora al Welfare (nonché presidente del coordinamento istituzionale dell’Ambito) Maria Grazia Sodero, che ha evidenziato la situazione di estrema criticità relativa alla presenza di figure professionali fondamentali per la valutazione e la cura delle patologie neuropsichiatriche infantili, quali appunto psicologi e psicoterapeuti, oltre che in servizi essenziali come il supporto di un logopedista.
Per questo, i sindaci dei Comuni di Nardò, Copertino, Galatone, Leverano, Porto Cesareo e Seclì, facenti parte dell’Ambito Sociale di Zona n. 3, hanno scritto al direttore generale della Asl Lecce Stefano Rossi, evidenziando come questa mancanza sta lasciando decine di bambini affetti da gravi disturbi (come autismo, ADHD, DSA e vari ritardi cognitivi) senza il necessario supporto diagnostico e terapeutico.
“Le famiglie – scrivono Pippi Mellone e gli altri primi cittadini – già gravate da impegni complessi e situazioni economiche spesso precarie, si trovano in una condizione di disperazione, in attesa di una chiamata per le visite e per le certificazioni necessarie al sostegno scolastico dei propri figli, con comprensibili tensioni anche con i nostri assessori al Welfare e con l’Ambito Sociale di Zona. Siamo consapevoli delle sfide che la nostra sanità locale si trova ad affrontare, ma riteniamo che la tutela della salute mentale dei più piccoli non possa essere ulteriormente posticipata. La mancanza di un intervento tempestivo rischia di avere conseguenze irreparabili sullo sviluppo di questi bambini, aggravando le difficoltà già presenti nelle famiglie e nel percorso scolastico dei nostri piccoli concittadini”.
Pertanto, la richiesta dei sindaci è quella di ripristinare al più presto la presenza di psicologi e psicoterapeuti nel Servizio di Neuropsichiatria Infantile del Polo 2 Nardò-Galatina, anche tramite nuove assunzioni o collaborazioni esterne, se necessario. Quindi, di garantire la continuità e la tempestività dei servizi di valutazione e cura delle patologie neuropsichiatriche infantili e di ridurre al minimo i tempi di attesa per le certificazioni ASL, al fine di evitare che ulteriori ritardi compromettano il percorso scolastico e terapeutico dei bambini. Infine, di rafforzare la continuità dei servizi essenziali per il corretto sviluppo dei bambini, potenziando il ruolo del logopedista e del fisioterapista, attualmente compromesso da liste d’attesa estremamente lunghe.
“Riteniamo – concludono – che la tutela della salute dei nostri cittadini più fragili, specialmente dei bambini, debba essere una priorità assoluta, e confidiamo nella Sua sensibilità verso questo tema. Restiamo a disposizione per eventuali confronti e ci dichiariamo pronti a collaborare affinché si possa giungere a una soluzione rapida e definitiva per questa emergenza”.