Truffe agli anziani, in Prefettura presentata “Più sicuri insieme”
LECCE – Si è svolta in data odierna, presso la Prefettura di Lecce, una riunione della Conferenza Provinciale Permanente – Sez. IV Servizi alla persona e alla comunità, finalizzata a individuare opportune strategie di prevenzione delle truffe perpetrate in danno di persone anziane.
Nel corso dell’incontro, presieduto dal Prefetto di Lecce – alla presenza dei vertici delle Forze di Polizia e dei rappresentanti della Provincia e del comune capoluogo – è emersa la necessità di promuovere una capillare azione di informazione su tutto il territorio provinciale, a beneficio della fascia più debole della popolazione, coinvolgendo anche i familiari delle potenziali vittime.
Il Prefetto ha altresì espresso grande apprezzamento per la solida rete istituzionale già presente, che potrà essere ulteriormente rafforzata grazie al contributo degli Enti Locali, Università, Associazioni sindacali e di categoria, mondo del volontariato sociale presenti all’incontro.
L’Arcivescovo di Lecce, Mons. Michele Seccia ha evidenziato l’importanza di allargare la rete di sostegno alle persone fragili, molte delle quali vivono in assoluta solitudine.
Anche i rappresentanti delle altre Diocesi del territorio hanno sottolineato l’importanza di una azione di prevenzione ed informazione che potrà essere realizzata attraverso appositi incontri nei luoghi di aggregazione sociale.
In tale contesto i rappresentanti di Confartigianato hanno assicurato il loro supporto anche attraverso la diffusione di una apposita brochure predisposta di concerto con il Ministero dell’Interno nell’ambito della campagna di sicurezza “Più sicuri insieme”.
I vertici provinciali delle Forze di Polizia, dopo aver richiamato l’attenzione dei presenti sull’importanza di coinvolgere nell’azione di prevenzione anche i parenti più prossimi delle potenziali vittime di raggiri (figli e nipoti), hanno manifestato la più ampia disponibilità a proseguire nell’attività di sensibilizzazione, già avviata negli anni scorsi, con appositi focus informativi nei comuni e nelle comunità parrocchiali della provincia.