LECCE – La strada resta lunga ma il via libera ai lavori di rifunzionalizzazione del secondo piano dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce – che potranno contare su un investimento di 30 milioni di euro – rappresenta un primo passo fondamentale per raggiungere l’agognato traguardo del Polo pediatrico del Salento. L’approvazione della delibera di aggiudicazione della progettazione definitiva da parte del direttore generale della Asl Lecce Stefano Rossi diventa il sigillo per avviare gli interventi di ingegneria e architettura al fine di migliorare e adeguare la struttura alla nuova destinazione.
“Sappiamo di avere appena posto il primo mattone di un sogno più grande- sottolinea con soddisfazione e un pizzico di orgoglio il presidente di Tria Corda, Antonio Aguglia – eppure non possiamo fare a meno di sentire l’emozione che cresce al pensiero di tutto ciò che ci aspetta lungo il cammino. Ogni nostro passo ci avvicina alla realizzazione del Polo Pediatrico del Salento. La strada è lunga, ma la passione che ci muove e il sostegno che ci circonda ci spingono avanti con una forza inarrestabile. Siamo legati da un legame profondo con la nostra missione, e questa connessione ci dà la forza di superare ogni ostacolo”.
Ma l’associazione Tria Corda – che da circa 12 anni si batte per questo obiettivo e che ora ha al suo fianco 14 associazioni della rete SoloXLoro – guarda già avanti e chiede formalmente alla Asl Lecce di istituire un tavolo di lavoro congiunto per lo sviluppo ed il monitoraggio del Progetto “Polo Pediatrico del Salento”; il tavolo dovrebbe essere presieduto dalla Direzione Strategica della Asl con la partecipazione di Tria Corda.
Un passo necessario – fa sapere l’Associazione – per evitare di “disperdere il patrimonio di competenze e progettualità acquisite da Tria Corda nella realizzazione del progetto”. L’occasione, peraltro, sarebbe propizia per “siglare un nuovo e più attuale Protocollo d’Intesa, dopo quelli sottoscritti, anche con la Regione Puglia, nel 2013 e nel 2017, in cui le parti si proponevano, per l’appunto, “di agire congiuntamente ed in stretto collegamento per tutto quanto concerne la progettazione e la realizzazione degli interventi di cui al presente Protocollo”.
Nel frattempo la Asl Lecce ha risposto ad alcuni rilievi avanzati dall’associazione Tria Corda in una formale missiva inviata lo scorso mese di luglio alla stessa Azienda relativi al nuovo assetto dipartimentale delineato dalla Asl. Il riferimento, in particolare, è all’ipotesi di allocare dodici posti letto di Neuropsichiatria infantile di nuova istituzione all’ospedale di Galatina. “Tale determinazione – si legge nella nota della Asl – non è assolutamente incoerente con la realizzazione del Polo pediatrico del Salento. L’allocazione di questi nuovi posti letto è stata prevista e concordata con il Dipartimento Salute Mentale, per affinità di ambito di cure, nell’ospedale di Galatina dove è già attivo sia il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura che un reparto di Pediatria”. E, ad ogni buon conto, la Asl ha confermato “la più ampia disponibilità a continuare a confrontarsi con Tria Corda per la realizzazione del Polo pediatrico”.
Ma Tria Corda continuerà ad agire da pungolo verso le istituzioni per raggiungere l’obiettivo prefissato: “Saremo sempre al fianco dell’Azienda Sanitaria se il progetto Polo Pediatrico continuerà ad essere una priorità anche per l’Asl Lecce – afferma il presidente Antonio Aguglia – Oggi, dopo tanti anni, riteniamo che i tempi siano maturi per un definitivo cambio di passo. La gente, la nostra comunità, le famiglie, i bambini hanno bisogno di risposte e quelle risposte è giusto fornirle in tempi non più procrastinabili. Non possiamo e non dobbiamo fermarci. Non possiamo e non dobbiamo arretrare. Tutti assieme dobbiamo muoverci con forza e determinazione verso questo bene comune che è il Polo pediatrico del Salento”.