La sua faccia da bravo ragazzo non l’ha persa, anche se Federico Baschirotto è sicuramente in questo momento più di un semplice calciatore del Lecce. Il ragazzo, prelevato in estate dall’Ascoli, in questi mesi ha riscosso i favori di tanti addetti ai lavori, ma soprattutto di tanti tifosi italiani non sono giallorossi. Un idolo insomma in quanto sta scalando i vertici del calcio italiano con l’impegno e la determinazione anche senza disporre di piedi eccezionali.
Intervenuto in conferenza stampa pochi giorni dopo la partita di San Siro, la prima che lo ha visto lontano dal rettangolo di gioco per squalifica, Baschirotto è voluto ritornare sulla sua quinta ammonizione stagionale. «Ho riflettuto tanto su quell’intervento ed è difficile dire a mente fredda che avrei potuto evitare di contendere il pallone a Berardi. In quel momento ero sicuro di arrivare prima sulla sfera ed è stato un caso il fatto di pestare la palla e di far sembrare l’intervento in ritardo. E’ stato doloroso non giocare davanti a ottantamila spettatori.»
La sua assenza a Milano è stata indicata come una delle cause che hanno agevolato la vittoria dell’Inter, ma Baschirotto non è dello stesso avviso. «Chi mi ha sostituito ha giocato una buona partita. Anche nell’azione del primo goal interista, l’errore di Tuia in uscita con la palla ci può stare anche perché era uno schema che avevamo provato in allenamento, poi è stato anche bravo bastoni ad anticipare il nostro calciatore ed a far ripartire l’azione. Non credo di essere indispensabile per questa squadra che è fatta di ottimi calciatori. Siamo un gruppo e tutti siamo fondamentali. Di sicuro avremmo potuto fare qualcosa di più nelle ultime due partite, ma ora dobbiamo pensare da gruppo e andare a prenderci i tre punti nel prossimo match contro il Torino, anche perché abbiamo l’entusiasmo giusto per far bene.»
Proprio in previsione del prossimo turno di campionato nel quale il Lecce giocherà con una maglia speciale per i 115 anni di storia giallorossa, Federico Baschirotto afferma chiaramente come il gruppo dovrà affrontare un incontro delicato dal punto di vista psicologico. «Ci dobbiamo guardare dentro e capire come migliorare per tornare a fare punti. Noi dobbiamo trovare il giusto equilibrio senza guardarci indietro. Siamo pronti a riscattare la sconfitta contro l’Inter che, bisogna dirlo, è stata frutto soprattutto di una buona prova dei nerazzurri che sono un’ottima squadra.»
Tra qualche giorno saranno diramate le convocazioni di mister Mancini per la Nazionale. Baschirotto è stato inserito tra i cinque migliori calciatori della serie A per il mese di febbraio e sicuramente è un papabile per vestire a fine mese la maglia Azzurra. «Non penso alla convocazione perché la Nazionale è come l’amore che se non ci pensi arriva. Adesso sono focalizzato sul Lecce e voglio concentrarmi sul presente. Io cerco di lavorare per la squadra e solo se gioca bene il gruppo emergono le giocate del singolo.»