Salentolive24 in diretta dal Salento

Maleh, sacrificio e tecnica al servizio del Lecce: «Ho spinto per venire qui subito»

Mancano pochi minuti alla fine di quello che è stato un vero capolavoro e Marco Baroni chiama un ragazzo dalla panchina, lo abbraccia e lo manda in campo. Così Youssef Maleh ha fatto il suo esordio in maglia giallorossa. Il ragazzo italo-marocchino, prelevato dalla Fiorentina in prestito con obbligo di riscatto in caso di permanenza in A, ha subito saggiato il clima del Via del Mare e oggi si è presentato pubblicamente in sala stampa, presentato dal direttore sportivo Stefano Trinchera.

Faccia da bravo ragazzo, ma decisa nell’aver fatto la scelta migliore della sua carriera, Maleh si è calato immediatamente nel clima del Via del Mare. «Ho avuto una impressione bellissima del nostro pubblico che ci ha sostenuto sempre e ci ha trasmesso la forza giusta per ribaltare il match. Ieri sicuramente Di Francesco ha cambiato il match, ma tutti hanno giocato bene con Umtiti che è stato un trascinatore come anche il capitano, Hjulmand.»

Il ragazzo, nato e cresciuto in Romagna, dei nuovi compagni conosce solo Brancolini, ma ha avuto modo di conoscere il Salento attraverso i racconti dei suoi compagni alla Fiorentina che hanno vestito in passato la maglia giallorossa. «Non ho avuto dubbi nella scelta di Lecce e ho spinto perché arrivassi il prima possibile. Rosati, Barak, Saponara e Venuti mi hanno parlato molto bene di questo ambiente. Avevo altre opportunità, ma questa è la piazza giusta per la mia carriera visto che c’è un gruppo grandissimo e con una società sana. Mi sono allenato tanto in questi mesi per farmi trovare pronto e sono a disposizione del mister già a partire da domenica prossima quando mancherà Hjulmand.»

Maleh è stato acquistato perché è una mezz’ala pura che si incastra perfettamente nel modulo voluto da Baroni. «Nel calcio moderno non si può fare solo una fase. Mi piace entrare in area di rigore, ma anche sacrificarmi in difesa. Bisogna mettere qualità e quantità in campo. Qui c’è un gruppo grandissimo con una grande etica del lavoro.»

Il ragazzo in passato ha vestito la maglia della Nazionale italiana U21, ma successivamente ha risposto alla convocazione della nazionale maggiore del Marocco. Il fatto di avere avuto un dissidio con il tecnico e il suo mancato utilizzo durante quei match per il quale era in rosa, gli permettono ancora di poter tornare indietro e strizzare l’occhio a Mancini. «Sono ancora molto confuso, ma presto farò chiarezza su questa situazione e deciderò per quale nazione giocare in caso di chiamate per una convocazione.»

Chi non ha dubbi in testa è invece Stefano Trichera che ha approfittato della conferenza stampa per fare il punto della situazione sul mercato giallorosso. «Sono qui senza il direttore Corvino perché siamo costantemente vigili sul mercato. Non abbiamo giocatori in esubero, ma dobbiamo muoverci in base alle nuove esigenze. Baschirotto era arrivato come terzino destro, ma il suo consolidarsi da centrale ci costringe a privarci di Cetin e a trovare un nuovo esterno difensivo che sia alternativo a Gendrey, titolare inamovibile adesso. Proveremo a migliorare il gruppo, ma sempre con logica.»