Il Lecce riparte dalle certezze della prima parte di stagione. Certezze, però, che non devono limitarsi ai punti raccolti in classifica, quanto determinate dal sudore speso in queste lunghe settimane di allenamenti in attesa della ripresa della Serie A. Questo ha detto Marco Baroni in sala stampa alla vigilia dell’ostico match contro la Lazio che segna l’inizio di un nuovo torneo dove i giallorossi dovranno ricominciare senza cullarsi sulla posizione in classifica.
«Se pensiamo di essere più bravi delle contendenti, sbagliamo in partenza.» Così il tecnico leccese ai microfoni. «Ho detto ai miei ragazzi che devono ripartire da zero perché ricomincia un campionato nuovo con tante incognite. In queste settimane abbiamo caricato di lavoro e si ricomincia da queste certezze.»
Baroni parla immediatamente della difficoltà di affrontare la squadra di Sarri. «La Lazio, insieme al Milan e al Napoli, ha un gioco consolidato, figlio dei dettami del suo allenatore. Se dovessimo conceder loro gli spazi così da permettere di mettere in mostra le loro qualità, la sfida diverrebbe ancora più difficile. Noi dobbiamo essere aggressivi e non farli ragionare. Voglio una prestazione all’altezza.»
Il Lecce recupera per questa sfida Pongracic e Di Francesco, anche se solo il secondo potrebbe partire dal primo minuto. Intanto Baroni può contare su di un nuovo acquisto, l’italo-marocchino Maleh, che oggi è stato ufficializzato e che fa parte già dei convocati con la maglia numero 32. «E’ un ottimo innesto perché è un ragazzo di talento oltre che umile visto che come noi viene dalla categoria inferiore. A Venezia mi aveva impressionato tantissimo e anche lo scorso anno a Firenze ha fatto bene. In questa stagione ha trovato poco spazio in Toscana anche perché la Fiorentina ha cambiato un po’ modo di stare in campo. Sicuramente sarà della partita perché a centrocampo siamo contati e lui può esserci molto d’aiuto. Potrà fare più ruoli in campo? Lui nasce mezz’ala e noi lo abbiamo preso per questo ruolo che è ideale per il nostro modulo.»
Sulla formazione titolare Baroni non si sbilancia, ma è sicuro che la differenza potrà farla il Via del Mare pieno, un po’ come accadde nel dicembre del 1988 quando un suo gol sotto la Nord decise proprio la sfida contro i biancocelesti. «Il gol non lo ricordo anche perché da quando sono qui come allenatore ho voluto resettare il mio passato di calciatore. Lo faccio anche perché non amo parlare ai miei calciatori di come ero io in campo. Colombo o Ceesay? Giocheranno entrambi anche se non so chi farò partire dal primo minuto. Anche Voelkerling ci potrà essere d’aiuto nel prossimo futuro perché è cresciuto tanto, avendo compreso il nostro modo di giocare. Domani scenderemo sul rettangolo di gioco per offrire una prestazione degna del pubblico che ci sostiene e solo così potremo affrontare una squadra forte come la Lazio. »