LECCE – Un giovane di 22 anni, già noto alle forze dell’ordine, intorno alle ore 16 di ieri pomeriggio a bordo del treno Maglie-Otranto ha dato in escandescenze insultando e minacciando il capotreno e poi sfogando la sua rabbia contro il treno e contro i due agenti (entrambi feriti): il ragazzo è finito in carcere con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, danneggiamento. Un episodio inquietante. “La violenza che si è scatenata ierio purtroppo non è isolata. Esprimiamo piena solidarietà al segretario provinciale della Filt Cgil Lecce, Fabrizio Giordano, che da capotreno delle Ferrovie Sud Est si è trovato a dover fronteggiare una situazione difficile, che avrebbe potuto avere risvolti ben più pesanti senza la sua prontezza e senza il supporto degli agenti di polizia alla stazione di Otranto. E ringraziamo gli agenti del commissariato di Otranto per il loro intervento: è intollerabile anche quanto accaduto a loro”, dicono Valentina Fragassi, segretaria generale della Cgil Lecce, e Giuseppe Guagnano, segretario generale di Filt Cgil Puglia e Lecce.
L’episodio purtroppo solleva ancora una questione irrisolta: il tema della sicurezza a bordo dei mezzi pubblici e privati del sistema di trasporto salentino”, spiegano i sindacalisti. “Non più tardi di tre mesi fa – si legge in una nota – abbiamo denunciato l’incredibile serie di danneggiamenti a bordo del treno Brindisi-Lecce, ma le denunce di aggressioni ai danni di capotreni, autisti e controllori degli autobus sono innumerevoli. È ora che di questi lavoratori qualcuno si faccia carico. Pagano ogni giorno sulla propria pelle il costo sociale dovuto ai continui tagli del personale viaggiante e anche a livello più generale delle sforbiciate al comparto sicurezza. Istituzioni, ma anche vettori pubblici e privati offrano maggiore garanzia alle lavoratrici ed ai lavoratori: l’investimento sul personale è sempre ripagato da una maggiore qualità del servizio e quindi da una maggiore soddisfazione (e in questo caso sicurezza) da parte della clientela”.