BARI – Grande successo per la manifestazione del Comitato Organico Covid della provincia di Lecce davanti alla prefettura della città di Bari nel pomeriggio di venerdì. La mobilitazione è stata organizzata con il supporto di quasi tutte le sigle sindacali del comparto scuola del leccese.
Il prefetto di Bari Antonia Bellomo ha ricevuto dirigenti scolastici, direttori dei servizi generali e amministrativi, rappresentanti sindacali e delegazione del Comitato Organico Covid mostrando preoccupazione e grande interesse per il gap occupazionale in crescita nella categoria, a causa della mancata proroga dei contratti.
L’invito ai dirigenti scolastici è stato quello di continuare a spingere per l’assunzione di nuovo personale, puntando sulla necessità di aumentare l’occupazione che potrebbe concorrere all’aumento del Pil e probabilmente anche contrastare quello che è stato definito un rigido “inverno demografico” causato da un’imponente denatalità e che potrebbe ridurrebbe drasticamente la spesa pubblica soprattutto sul piano degli investimenti scolastici e previdenziali.
Il rappresenti del Comitato hanno posto il complesso problema della sicurezza nelle scuole di ogni ordine e grado della Puglia, comune a buona parte delle regioni italiane e ancora il focus su reparti scolastici che mancano di personale, il rischio di non poter garantire il tempo pieno e le attività di mensa se non con molteplici difficoltà organizzative. In più è stato fatto presente il disagio dovuto alla mancanza di adeguata vigilanza sui minori che espongono le istituzioni a conseguenze penali e il livello sempre più precario delle attività di sanificazione, pulizia e igienizzazione che dovrebbero essere garantite in modo costante e continuativo, ma inficiate dalla numero troppo esiguo di collaboratori scolastici. Per ovviare il problema è stato proposto anche l’impiego di percettori di reddito di cittadinanza che potrebbe tamponare il mancato rinnovo contrattuale dell’organico aggiuntivo.
Durante l’incontro è stato verbalizzato e inoltrato al Ministero dell’Istruzione un documento riassuntivo e dettagliato dei temi discussi, nonostante le incognite sulle rappresentanze politiche di riferimento data l’attesa di insediamento del nuovo governo e le risposte in merito non esaustive del governo Draghi. Nero su bianco, perchè non restino soltanto parole.
Le parti hanno convenuto sull’importanza della gestione a livello centrale e nazionale: l’introduzione di nuove figure professionali deve avvenire, come negli scorsi anni, a mezzo di provvedimento legislativo, finanziato con risorse messe sul tavolo da Miur e Mef. Non è compito delle regioni, province, prefetti locali o uffici scolastici provinciali o regionali che devono limitarsi alla segnalazione, sollecito di una risoluzione a breve termine.
Idea comune è che il provvedimento utile all’inserimento del personale aggiuntivo possa essere la nuova legge di bilancio, fondamentale quindi la sensibilizzazione delle istituzioni politiche del futuro nuovo governo ad un’azione mirata, immediata e realizzabile nei prossimi mesi.