TARANTO – Alla scoperta dell’antica Acropoli della città di Taranto, venerdì 19 agosto, in un percorso urbano intriso di fascino lì dove sarebbe passato il Principe degli Apostoli. Il progetto “La Via Petrina – Il viaggio di san Pietro dalla Puglia a Roma”, ideato dalla cooperativa Polisviluppo e sostenuto dal Consiglio Regionale della Puglia, dopo la zona del mar Piccolo, si sposta nel centro abitato. Vincitore nel 2019 del bando regionale Programma Straordinario Attività Culturali 2018 e patrocinato dal Comune, vede Taranto come città- pilota di un itinerario di turismo lento e sostenibile.
Visita guidata, narrazione teatralizzata e un aperitivo finale la formula scelta dalla cooperativa di archeologi e guide turistiche abilitate per far conoscere a residenti e turisti luoghi di straordinario valore, testimoni della tradizione petrina di Taranto. I partecipanti potranno ripercorrere le tappe che avrebbe compiuto San Pietro nel suo viaggio dalla Puglia verso Roma, osservando la città da un’altra prospettiva. Per molti sconosciuta.
Dal Canale Navigabile -dove un tempo si trovava la chiesa di San Pietro alla Porta, abbattuta dagli Spagnoli nel XVI secolo- alla chiesa del Carmine che, ancora oggi, custodisce la “colonna di San Pietro” proveniente dallo scomparso luogo di culto, testimonianza della prima messa tarantina di quello che i cattolici considerano il primo Papa della storia. Qui ci sarà anche l’intervento sul turismo religioso a cura di Fabrizio Iurlano dell’associazione Archita Festival. La chiesa del Carmine è famosa per la processione dei sacri Misteri che, da quasi tre secoli, percorre le strade cittadine dal venerdì al sabato Santo, nella notte in cui Cristo fu tradito, dopo essere stato rinnegato dallo stesso Pietro. Ad accogliere i visitatori e curare la visita sarà l’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine con il priore Antonello Papalia.
Poi l’itinerario si sposta verso il lungomare, con vista sulle Isole Cheradi: la maggiore prende il nome proprio dall’approdo di San Pietro, che lì si inginocchiò con il suo discepolo Marco. Poi il tour prosegue tra i frammenti architettonici della Tarentum imperiale romana sino al ponte Girevole, per snodarsi infine lungo il tracciato di quella che alcuni individuano come il probabile tratto urbano della Via Appia antica, ovvero l’attuale Via Duomo. Attraversandola, si raggiungerà la cattedrale di San Cataldo, la più antica di Puglia, ricchissima di riferimenti petrini. Su tutti, le statue di San Pietro e San Marco nella facciata settecentesca.
Al termine, altro momento di grande suggestione: fedeli e semplici curiosi potranno immergersi nella narrazione teatrale “Petrus”, affidata all’attore Giorgio Consoli che racconterà l’arrivo a Taranto di Pietro, tratto da uno dei più importanti testi di Giovan Giovine, “Antichità e mutevole sorte dei tarantini”. La storia si tinge di leggenda e la leggenda pone radici nella storia, tra dei abbattuti e demoni esorcizzati, pagani convertiti e miracolose guarigioni. A seguire, per tutti in dono la conchiglia del pellegrino- antico simbolo di coloro che si incamminavano verso i luoghi toccati dai primi testimoni della fede cristiana- e un fresco aperitivo a cura del Caffè letterario.
Partenza ore 17.30 dall’Infopoint della Galleria comunale del Castello Aragonese di Taranto. La passeggiata si snoda per 2 km, la durata è di circa 3 ore. Quota di partecipazione: 15 euro, gratis per bambini fino a 12 anni accompagnati. La prenotazione è obbligatoria al numero 340.7641759.
Prossimo e ultimo appuntamento per la stagione estiva il 3 settembre con “Alle origini della Via Petrina” nella cripta del Redentore, lì dove ha preso le mosse il progetto della Polisviluppo.
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