LECCE – Dopo la crisi vissuta nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ed economica, il 2021 avrebbe dovuto essere l’anno del rilancio per il settore dei trasporti. Ma si può parlare di vera ripresa? Per rispondere a questa domanda e capire le evoluzioni che hanno trasformato il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto di merci e persone dopo il primo anno di pandemia sia a livello nazionale, sia a livello locale, Continental ha realizzato la seconda edizione dell’Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante. Lo studio fa emergere le tendenze evidenziate dallo sviluppo del parco circolante in Italia e in Puglia, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro.
Immatricolazioni autobus: Lecce, rialzo del 73,9%
Il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia ha chiuso il 2021 con 24.168 immatricolazioni, in crescita rispetto al 2020 del 23,6%.
In controtendenza la Puglia è in ribasso e registra un calo del 4,2%, immatricolando 993 mezzi (43 in meno rispetto al 2020).
In regione, Lecce invece registra la crescita più significativa (17,7%) con 113 nuovi mezzi.
Il settore nazionale del trasporto persone mostra un importante segnale di crescita, con 4.091 mezzi immatricolati nel 2021 a fronte dei 3.404 del 2020 (+20,2%) Uno scenario contrastante si presenta invece a livello locale: tra le regioni in positivo, la Puglia registra un aumento pari al 12,7% (il corrispettivo di 248 targhe).
Tra le province, Lecce segue l’andamento positivo della regione, registrando una crescita del 73,9% con 40 nuovi mezzi.
Alimentazione: Lecce, tra la più alte concentrazioni di elettrico in regione
Nel 2021 in Italia il parco circolante di autocarri merci ha raggiunto le 4.290.042 unità. A livello di alimentazione, la situazione nazionale rimane pressoché invariata rispetto al 2020 con una netta predominanza del gasolio. Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative.
La Puglia vede l’elettrico a quota 0,1% e l’ibrido allo 0,2%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (93,6% del parco).
A Lecce l’elettrico è allo 0% e gli ibridi allo 0,3%. Con il 3,1%, la quota di mezzi a benzina è sopra la media regionale (3%), come quella del metano (2,5% rispetto al 2,4%).
Il parco autobus nel nostro Paese registra invece, nel 2021, 100.199 unità. Anche in questo contesto, dal punto di vista dell’alimentazione, il panorama è stabile rispetto al 2020, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggioranza dei mezzi in circolazione rimangono a gasolio, mentre le quote di elettrico e ibrido crescono ma non superano l’1%.
Per le fonti alternative, in Puglia l’elettrico registra lo 0,5%. Il gasolio raggiunge il 95, 2% e il metano il 3,6%. A Lecce l’elettrico raggiunge significativamente lo 0,8%, mentre il resto del parco circolante resta prevalentemente composto da mezzi a gasolio (97%).
Categoria Euro: Lecce, quota di Euro 5 e 6 sotto la media regionale
Le categorie euro più presenti a livello nazionale nel comparto del trasporto merci sono Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, crescono e nel 2021 raggiungono il 35% del totale. Una percentuale elevata che supera la quota delle categorie più vecchie, dalla 0 alla 2. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 15%.
In controtendenza, in Puglia le classi più inquinanti, fino all’Euro 2, hanno ancora valori alti (40,1%) ben oltre le classi ambientali più giovani (23,4%). In regione ben oltre un mezzo su cinque è Euro 0.
Lecce registra una percentuale di Euro 0 – 2 inferiore alla media regionale e pari al 37,9%, vicina invece al valore medio per le classi meno inquinanti (23,2%)
In aumento rispetto al 2020, in Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 42,3%. Stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che rappresentano l’11,8% del parco.
In Puglia un autobus su tre è ancora Euro 0,1 e 2, ma la percentuale è superata dagli Euro 5 ed Euro 6 che arrivano a quota 37,5%. Lecce registra la stessa percentuale regionale per le classi più inquinanti (33,2%), ma abbassa il tasso delle categorie Euro 5 e 6 al 32,5%.
Anzianità: Lecce, solo il 14% di autobus di massimo 5 anni
Il trasporto merci italiano è caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 15 e i 20 anni e le categorie “da 30 anni in poi” rappresentano il 15% del parco circolante. I veicoli recenti “da 0 a 10 anni” arrivano al 33,3%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di massimo un anno (4%).
In linea con la tendenza nazionale, in Puglia la fascia d’età più diffusa è quella dai 15 ai 20 anni (20,5%). Le percentuali per le categorie più giovani sono piuttosto esigue, solo il 22,4% dei mezzi ha massimo 10 anni, mentre ben il 38,8% ha un’età superiore ai 20.
La provincia di Lecce in linea con la media regionale per quanto riguarda la concentrazione di autocarri con massimo 10 anni (22,1%) e mantiene la quota di mezzi in circolazione con più di 20 anni al 36%.
Per il trasporto persone nazionale la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta il 20,5% del totale. Una quota in crescita di un punto percentuale rispetto allo scorso anno, ma ancora altamente superata dai mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2021 raggiungono il 26,9%.
In linea, con la tendenza nazionale, la Puglia registra il 20% nella fascia 0 – 5 anni, ma ben il 31,8% di quelli con oltre 20 anni, ben sopra la media nazionale.
Con il 13,9%, Lecce registra una concentrazione di mezzi giovani, da 0 a 5 anni, al di sotto della media regionale. Resta invece vicina ai valori medi, la quota di autobus con età superiore ai 20 anni (31,3%).
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