“Cose (in)visibili”, aspettando la Festa di Cinema del reale e dell’irreale
CORIGLIANO D’OTRANTO – Una serata per festeggiare Cecilia Mangini, la colonna della Festa di Cinema del reale e dell’irreale e per sostenere l’edizione 2022. Domenica 10 luglio, negli spazi magici del Castello Volante di Corigliano d’Otranto (Lecce) un appuntamento dal grande valore simbolico richiama il pubblico in attesa del festival dedicato al documentario e agli sguardi sulla realtà del mondo.
“Cose invisibili. Aspettando la Festa di Cinema del reale e dell’irreale” è un’“ouverture” che “dà il la” alla diciannovesima edizione, ed è anche un manifesto: il nuovo, ennesimo inizio di una grande avventura di tenacia e amore per il territorio, un classico dell’estate pugliese che fa incontrare nel Tacco d’Italia le proposte artistiche più sperimentali, nello spazio di una manifestazione capace di allargare gli orizzonti, scardinare gli stereotipi, generare domande.
La serata è ideata, organizzata e co-prodotta da Big Sur, OfficinaVisioni e Cinema del reale in collaborazione con il Castello Volante e il Comune di Corigliano d’Otranto; un’iniziativa di Apulia Film Commission e Regione Puglia – Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, a valere su risorse di bilancio autonomo della Fondazione AFC e risorse regionali del Piano straordinario “Custodiamo la Cultura in Puglia 2022”, prodotta nell’ambito dell’intervento Apulia Cinefestival Network.
A partire dalle 20, un progetto di co-creazione di giovani artistə, l’omaggio a Cecilia Mangini e il Queer market show anticipano il ricco programma della Festa di Cinema del reale e dell’irreale che dal 20 al 23 luglio tornerà ad animare il Castello Volante e il borgo di Corigliano d’Otranto.
Durante la serata (a ingresso gratuito) sarà svelato il programma della nuova edizione della Festa di Cinema del reale e dell’irreale e si potrà acquistare in prevendita, a un prezzo speciale, l’abbonamento alle 4 serate della Festa.
“Cose (in)visibili” è un titolo magico e propiziatorio, che richiama l’arte di svelare la realtà, di far apparire l’invisibile, nel contesto di una sofferenza diffusa del sistema culturale che, tuttavia, spinge la Festa a tornare ancora più carica di energia ma senza smettere di interrogarsi sul senso e sulle reali ricadute culturali che un festival può avere su un territorio e sulla sua comunità.
«Viviamo un momento critico per la sopravvivenza degli eventi culturali in Puglia – commenta il direttore artistico della Festa Paolo Pisanelli – la nostra è una sfida, che nasce dalla ferma volontà di dare dignità al lavoro culturale e di impegnarci per continuare a fare incontrare le persone, creare scambi creativi, riflettere e agire contro l’impoverimento ambientale, culturale e economico del territorio».
Si riparte dalle origini, dalla preziosa eredità di pensiero lasciata in dono da Cecilia Mangini, “la donna rock del doc”, la grande pioniera del documentario italiano scomparsa nel 2021, che sin dalle prime edizioni è stata la colonna portante e la “stella polare” della Festa.
L’8 luglio coincide infatti con un’ideale “Festa per Cecilia”, un sentito e doveroso omaggio che si affida allo stesso sguardo dell’autrice, alle sue stesse parole, con la proiezione de “Il mondo a scatti” (2021, 89’), l’ultimo documentario di Cecilia Mangini firmato a quattro mani con Paolo Pisanelli, direttore artistico di Cinema del reale.
La serata sarà anche l’occasione per anticipare il progetto “PPP – Sette scatti”, le fotografie scattate da Cecilia Mangini a Pier Paolo Pasolini nel 1958, che verranno allestite negli spazi del Castello Volante a partire dal 20 luglio insieme a documenti inediti che testimoniano il sodalizio creativo tra i due.
Il documentario “Il mondo a scatti”, prodotto da OfficinaVisioni e Istituto Luce Cinecittà con Rai Cinema, ha esordito alla Mostra del cinema di Venezia in uno speciale evento di pre-apertura di Notti Veneziane realizzato da Giornate degli Autori, Premio Bookciak Azione! e Isola Edipo.
QUI il trailer: https://www.comingsoon.it/
Dopo un quindicennio di collaborazione e amicizia, il film rappresenta la summa antologica del lavoro di Mangini come fotografa e documentarista militante, rivissuto e raccontato insieme a Paolo Pisanelli. Un viaggio che attraversa lo sconfinato universo di archivi e storie, riaperti dopo decenni di oblio, indagati e interrogati, tra ritrovamenti e scoperte sorprendenti. È anche un’indagine non retorica, sul senso dell’immagine, sulla storia dell’analogico a confronto con la velocità della produzione digitale.
Un film a scatti che intreccia immagini di oggi e di ieri, immagini fisse e immagini in movimento attraverso un dialogo tra due fotografi-cineasti che riflettono sulle cose visibili e invisibili del mondo: Cecilia, inarrestabile novantenne, fotografa, documentarista, sceneggiatrice viene ripresa da Paolo, fotografo, regista, curatore di eventi culturali.
La decisione di mettersi in scena in un documentario è una scelta imbarazzante, ma serve per affrontare la sfida del rettangolo e dello scatto che congela: un cinquantesimo, centesimo, millesimo di secondo che può bloccare il movimento e il flusso delle immagini con precisione iper-tecnologica. Dai disegni delle caverne in poi, l’immagine ha sempre avuto un potere che ha a che fare con la magia. Magia è anche la fotografia, a sua volta il cinema sconfina nella stregoneria, incanta gli occhi, può rivelare segreti della natura e incutere terrore, fino a far scappare gli spettatori dalle poltrone.
Non solo cinema, ma anche arti visive e performative nel loro reciproco incontrarsi, provocarsi e provocare riflessioni: è questo da sempre il modo di sconfinare i diversi linguaggi che ripropone anche in “Cose (in)visibili”, con i lavori della residenza artistica ideata da Big Sur e realizzata nell’ambito del progetto “UCreate” con diversi partner internazionali e con il sostegno dell’Unione Europea.
La residenza, in collaborazione con il Castello Volante e La Festa di Cinema del reale, ha coinvolto otto artiste e artisti (Caterina Dufì, Danilo Billerman, Gaia De Luca, Federico Rizzo, Maria Giovanna Sodero, Sasha Fumarola, Simona Anna Gentile, Sofia Leo) con l’obiettivo di scoprire le storie nascoste di luoghi e persone di Corigliano d’Otranto, in un lavoro di co-creazione e di indagine sui concetti di identità e parità di genere insieme alla comunità locale.
UCRATE mette al centro del suo progetto la co-creazione e le arti come leva per promuovere il dialogo interculturale, la coesione sociale e l’appartenenza a una società europea inclusiva.
Le opere realizzate saranno allestite per una settimana nella Tabaccaia del Castello Volante di Corigliano d’Otranto.
“Cose (in)visibili” è anche l’arte di evocare l’infinita pluralità del reale, celebrare le diversità contro l’appiattimento del sentire e di ogni narrazione.
A conclusione della serata, protagonistə saranno la performance drag di Billie Kill e Alister Victoria e il dj-set di Discovenganza a cura di Queer Market Show.
Queer Market Show nasce da un’idea di Franz Di Pietro (Clitox, Stigmalab) e accoglie suggestioni e sentimenti del fermento culturale della nostra terra. Un viaggio multisensoriale tra grida di protesta e odi di gioia, tra sinfonie e crasi, antico e contemporaneo.