di Tommaso Moscara, segretario generale Slc Cgil Lecce
Ancora una rapina in un ufficio Postale, e a distanza di circa due mesi, a Calimera. In un periodo delicato come il pagamento delle pensioni, delinquenti armati hanno fatto irruzione prendendo in ostaggio alcuni lavoratori.
Più volte abbiamo denunciato la delicatezza, specie in determinati periodi, di quegli uffici postali con layout aperto, dove non esiste alcuna protezione, tantomeno alla porta d’ingresso: qui i balordi possono agire indisturbati mettendo a repentaglio vite umane di cittadini e lavoratori”, dice Tommaso Moscara, segretario generale della Slc Cgil di Lecce.
In particolare nel periodo del pagamento delle pensioni, come organizzazioni sindacali abbiamo sempre chiesto la presenza di una guardia giurata, che potesse anche fungere da deterrente ai malintenzionati. Quest’azione di sicurezza Poste Italiane non la ritiene opportuna, mettendo così a rischio giornalmente la tranquillità delle lavoratrici e dei lavoratori. Cosa dobbiamo aspettare, prima che ci sia una chiara organizzazione da parte dell’azienda che risponda a canoni di sicurezza? Cosa possono fare gli inermi pensionati e i lavoratori di fronte a gente armata? In tutta la provincia di Lecce molti sono gli uffici senza alcuna protezione e senza porte blindate”, denuncia il sindacalista. “Ognuno può tranquillamente entrare portando con sé qualsiasi oggetto. Nè si può chiedere ai direttori o agli operatori di cassa di fare scudo dei depositi, rischiando seriamente in proprio. Chiediamo a Poste Italiane di verificare immediatamente la sicurezza negli uffici, ma soprattutto di mettere i propri dipendenti nelle condizioni di poter lavorare tranquillamente durante l’orario di lavoro. Questa organizzazione sindacale utilizzerà tutte le strade e le sedi utili per rimarcare quanto detto e rassicurare i lavoratori.