Ancora una sfida per Giorgia, un nuovo intervento necessario per consentirle di ricevere in modo corretto i nutrienti e dare l’opportunità al suo organismo di crescere in modo adeguato. Affetta da Sindrome di Berdon, una malattia rara che coinvolge in maniera irreparabile l’apparato digerente, è l’unica paziente al mondo ad aver raggiunto l’età di quasi quattordici anni
Dopo il trapianto multiorgano che le ha salvato la vita nel 2019, le complicazioni non sono mancate e la ragazzina è stata più volte in grave pericolo. Ogni volta, nonostante le precarie difese immunitarie, la debilitazione causata dallo stress così inteso, Giorgia è riuscita a superare le crisi e riprendersi sorprendendo famiglia e medici.
L’intervento al quale è stata sottoposta nella giornata di ieri avrà la funzione di veicolare la nutrizione artificiale direttamente nell’intestino a causa del mal funzionamento dello stomaco. Si tratta dell’unico organo colpito dalla sindrome a non essere stato trapiantato tre anni fa, perchè i medici avevano ritenuto fosse un passaggio troppo rischioso. Sfortunatamente nel corso del tempo la motilità gastrica non ha mai raggiunto un livello sufficiente, aggravata dall’incapacità di Giorgia di nutrirsi in modo autonomo. Fin dalla nascita è stata alimentata attraverso la nutrizione enterale e parenterale. Solo negli ultimi due anni la ragazzina ha imparato a mangiare piccole quantità di cibo, dopo una lunga terapia psicologica e riabilitativa.
Se da una parte l’intervento le permetterà crescere e raggiungere lo sviluppo consono alla sua età, dall’altra c’è il rischio che Giorgia debba interrompere l’alimentazione autonoma. L’introduzione di cibo potrebbe provocare gonfiori che il suo addome delicato non potrebbe sopportare.
Dalla pagina Facebook a lei dedicata, la mamma Elisa racconta questo nuovo passaggio verso la stabilità delle condizioni di salute della figlia. “Ci sono voluti due anni per insegnare a Giorgia come si mangia – spiega affranta nel videomessaggio – ora con questo nuovo intervento, con l’applicazione di questo “catetere” che bypassa lo stomaco, potrà sperare di crescere normalmente. Sono riusciti ad inserirlo dopo due interventi falliti, ma purtroppo i medici mi hanno detto che, probabilmente, mia figlia dovrà evitare di assumere cibo solido e non so come farò a dirglielo”.
Un caso raro quello di Giorgia per il quale non esiste esperienza medica precedente. Lo staff del Children’s Hospital di Pittsburgh ha elaborato, nel corso degli anni, terapie ad hoc per la ragazzina, continuando a sperimentare e ottenendo ottimi risultati.
Nei prossimi giorni la ragazzina rimarrà sotto osservazione per consentire un monitoraggio costante del nuovo impianto e per ricevere sostegno anche psicologico, per questo ennesimo, grande cambiamento.