SALICE SALENTINO – Manca poco a Salice Salentino, per concludere i lavori di restauro della Chiesetta di Santa Filomena che sarà destinata a centro multifunzionale di informazioni turistiche e culturali.
Il finanziamento di € 200.000,00 è stato richiesto e concesso a valere del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Puglia 2014-2020 -Misura 19 Sottomisura 19.2 – Bando Pubblico per la presentazione delle domande di sostegno – Azione 1 – Interventi 1.3 “Centri per la Qualità”.
L’edificio religioso fu costruito nel 1001 e da tempo era chiuso e abbandonato, non più utilizzato per celebrazioni religiose.
“Abbiamo colto l’occasione di questa misura – spiega il sindaco Tonino Rosato – proposta dal Gal Terra d’Arneo e insieme al parroco don Massimo Alemanno e svariate associazioni di Salice, abbiamo convenuto che fosse un’occasione per restituire l’immobile alla cittadinanza poiché rappresenta una testimonianza storica di grande valore”.
L’immobile è di proprietà della Parrocchia Santa Maria Assunta con la quale è stato stipulato un contratto di affitto che prevede la possibilità di utilizzarlo come centro di informazioni turistiche.
Sono già stati eseguiti, con la supervisione della Sovrintendenza archeologica delle belle arti e paesaggio, i lavori di consolidamento delle murature e del campanile, il risanamento dall’umidità di risalita, il lastrico solare, i marciapiede, gradini, gli infissi che andranno rimontati, lo scavo impianto elettrico. Sono da completare i lavori dell’ impianto elettrico, la pittura e l’altare e infine pulire il pavimento.
Sono già stati sottoscritti i protocolli d’intesa per la promozione di eventi culturali presso il Centro multifunzionale di informazioni turistiche e culturali Ex Chiesetta di Santa Filomena, con il Centro Parrocchiale, la Parrocchia di Santa Maria Assunta, l’Azione Cattolica e numerose associazioni presenti attive sul territorio, la Proloco, Salic’è, Spazio Danza Due, IdeaSalice, Associazione Smile, Other dance, Piccola Luna e Vernaleone&Associati.
“Lo scopo è creare un percorso virtuoso e attivo che mette in rete l’associazionismo, gli immobili di pregio del nostro territorio e l’offerta culturale”, conclude Rosato.