The Space Cinema licenzia due lavoratori. I sindacati: “La crisi la pagano i lavoratori”
SURBO : Prima il tentativo di aggirare il contratto nazionale, poi il licenziamento in tronco di due dipendenti tra quelli con maggiore anzianità. È accaduto a The Space Cinema, la multisala cinematografica di Surbo. Slc Cgil Lecce in una nota, contesta apertamente modalità e tempi di un provvedimento abnorme e annuncia il ricorso a tutte le iniziative sindacali e legali a sostegno dei dipendenti e dei lavoratori licenziati.
“Con la pandemia il settore della produzione culturale è stato tra i più colpiti. Tra questi il comparto delle sale cinematografiche continua ad accusare una notevole difficoltà a ripartire, come abbiamo denunciato in più circostanze nei mesi passati, sensibilizzando l’opinione pubblica. – Si legge nel comunicato, e continua- Pur con tutte le difficoltà, il confronto della segreteria Slc Cgil di Lecce con il management aziendale è sempre stato proteso alla ricerca di soluzioni condivise e rispettose delle reciproche istanze. In più circostanze si è cercata la collaborazione e il dialogo. Grave perciò, che l’azienda The Space Cinema, dopo aver tentato lo scorso 12 aprile di far passare nei propri cinema alcuni demansionamenti, ricorrendo a fantomatici processi di ristrutturazione e innovazione tecnologica e attaccando di fatto il contratto nazionale – azione respinta con fermezza dalle segreterie nazionali – abbia oggi deciso di ricorrere ai licenziamenti individuali con la pretestuosa giustificazione dei motivi disciplinari.
Per questo, innanzitutto, denunciamo apertamente le gravi carenze dell’azienda: dal sistema di vendita dei biglietti e degli abbonamenti, alla gestione del personale. Il quale in più circostanze ha dovuto provvedere in autonomia a colmare le lacune di formazione inadeguata e procedure che non tenevano conto delle basilari norme di contrasto a frodi informatiche e social engineering. Subendone di fatto gli attacchi in prima persona, da parte degli hacker. Anziché assumersi le proprie responsabilità, l’azienda ha inteso licenziare, guarda caso, lavoratori con oltre 20 anni di onorata anzianità, che mai nel corso della propria carriera erano stati oggetto di contestazioni o richiami.”
E conclude: “La Slc Cgil, unitamente alle altre sigle sindacali, si è attivata per interloquire istituzionalmente su più fronti con iniziative di carattere nazionale e regionale. Con le aziende, responsabilmente, la segreteria provinciale di Lecce ha inteso mantenere aperto un canale costante per andare incontro alle urgenti necessità dettate dalla crisi acuita dalla pandemia, cercando di risolvere attraverso il confronto le criticità che spesso i lavoratori sono per primi stati costretti a subire: basti citare il ricorso al Fondo integrazione salari (con una riduzione notevole del reddito) e alle Ferie e permessi che i lavoratori hanno utilizzato per sopperire alle chiusure e ai flussi ridotti di pubblico, o ricordare che i lavoratori hanno dovuto adottare ulteriori procedure di tutela del pubblico, facendosi letteralmente in quattro per coprire tutte le attività previste nei cinema con ridotto staffaggio. Ecco perché appare ancor più incomprensibile l’abnorme provvedimento di licenziamento ai danni di due lavoratori.”