NOVOLI – Padre e figlio sul palco di un teatro, così coinvolgenti con le loro performance da incantare per due ore gli spettatori. Il teatro è quello di Novoli, il padre è Salvatore Cosentino, il figlio è Francesco Saverio, un bambino di soli 10 anni che potremmo definire “figlio d’arte”. I due si sono esibiti lo scorso 14 maggio, davanti a un pubblico curioso e numeroso, in “Addirittura padre”.
Il magistrato della Procura di Lecce, già noto per aver avuto l’idea, e allo stesso tempo il coraggio, di portare la sua figura in scena, con la voglia di raccontare la società attuale in piecès teatrali scritte e interpretate da lui stesso, ha trasmesso il suo talento al piccolo Francesco, il quale sembra essere nato per fare spettacolo. In una alternanza di momenti musicali e discorsivi, Cosentino è riuscito raccontare la sua esperienza di padre mettendo in risalto la personalità vivace e talentuosa del figlioletto, che già da piccolissimo ha dimostrato una certa predisposizione a cantare, recitare e addirittura imitare.
Una narrazione intima e privata che si mescola a una rappresentazione di alcuni tratti sociali molto attuali e che tali sembrano rimanere nel corso del tempo. Come la società dominata dalla tv e cantata dal grande Giorgio Gaber, a cui Cosentino ha già dedicato un precedente spettacolo, in “La strana famiglia”, brano reinterpretato per l’occasione dai due performer.
Al centro di tutto rimane comunque la paternità, a cui si fa riferimento, inoltre, attraverso il ricordo di quel “Pinocchio” di Comencini che tanto fece sognare l’Italia degli anni ’70, e di cui vengono proiettati alcuni spezzoni significativi.
Ma la dimostrazione della bellezza di questo legame familiare autentico sta nei gesti, negli sguardi, negli abbracci che Salvatore e Francesco si scambiano per tutta la loro perfomance. È negli occhi estremamente fieri del Cosentino padre, pieno di orgoglio verso il suo compagno di scena, che deriva il successo di questo spettacolo, che, tra l’ironico e il serio, fa riflettere e divertire, ma anche emozionare.