LECCE – La Giunta comunale ha approvato oggi la delibera per la candidatura a finanziamento nell’ambito del Pnrr del recupero e restauro dei giardini pubblici “Giuseppe Garibaldi”. Il progetto di fattibilità tecnico-economica, per un valore di 1,1 milioni di euro, sarà candidato all’avviso pubblico “Proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini storici“, che si colloca nell’investimento 2.3 della Missione 1 Componente 3 del PNRR e prevede un finanziamento pari a 190 milioni di euro.
Il progetto prevede il recupero storico e conservativo della Villa Comunale, la cui prima realizzazione data il 1830, e si prefigge di riportarne, per quel che è noto, l’assetto botanico al suo aspetto precedente al ridisegno del 1990. Non è dato, dalle fonti disponibili, sapere l’esatta composizione e ubicazione dei diversi elementi vegetali all’impianto, ma da scritti di Gaetano Stella riguardanti il coevo orto botanico, e da foto d’epoca degli anni ‘30 del Novecento si possono trarre utili elementi per un restauro botanico filologicamente corretto.
Oggi la villa comunale vede gli immobili in cattivo stato di conservazione, un patrimonio vegetale che, rispetto all’impianto originario, è rimaneggiato e danneggiato (anche a causa di fitopatie), mai censito e sottoposto nel tempo a successivi rimaneggiamenti che sono stati portati avanti spesso senza un preciso criterio “filologico” e hanno determinato una perdita dei caratteri botanici originari del giardino.
Il progetto, se finanziato, interverrà sul miglioramento della villa comunale su diversi livelli. Dal punto di vista della componente vegetale e disegno del giardini, saranno reintrodotti elementi originari (anche in relazione alla loro resistenza ai parassiti più aggressivi) con il ripristino delle alberature lungo il prospetto di accesso da via XXV Luglio (Phoenix dactylifera) e da via S. Francesco d’Assisi (razionalizzazione del doppio filare di pini, con piantumazione di due filari a Pinus pinaster, come nella villa Reale di Lecce, e Sophora japonica) e ripristinato un sistema di siepi di bosso lungo gli assi principali, con l’eliminazione di elementi botanici in contrasto con la storia del giardino. Saranno create collezioni di alberi da frutto, bulbose ed erbacee perenni, anch’esse desunte dalle testimonianze storiche. Il fabbricato oggi privo di funzione sulla vasca verrà ripristinato a serra, ospitando elementi subtropicali della tradizione botanica storica salentina. Questo arricchimento botanico-paesaggistico migliorerà anche l’attrattività didattica e turistica del giardino.
Il progetto prevede il recupero funzionale degli immobili: la serra in muratura diventerà uno spazio visitabile di acclimatamento per piante subtropicali e centro didattico per tutte le età; il padiglione del caffè, come bar-caffetteria; l’ex casa del custode, come centro informazioni (assente nell’area), piccole mostre e bookshop; la ludoteca, assente nel quartiere circostante e nel centro storico. Saranno restaurate e integrate le recinzioni (metalliche ed in muratura) della Villa ed i cancelli già presenti ai quattro ingressi. Per il restauro dei busti si avvieranno azioni di partenariato con la Scuola Edile e l’Accademia di Belle Arti, stage formativi di giovani sotto la supervisione del Laboratorio di restauro del Polo Bibliomuseale di Lecce. I busti saranno spostati dall’attuale collocazione periferica all’originaria sistemazione ottocentesca, a corona della piazzola centrale, per meglio valorizzarli.
È prevista l’implementazione dei corpi illuminanti nelle aree oggi scarsamente illuminate, e nelle zone oggetto di interventi per la nuova fruizione, oltre a un impianto di videosorveglianza. Interventi per l’accessibilità saranno effettuati su tutti gli immobili e sarà realizzato un percorso attrezzato per persone con disabilità visive e motorie: particolare pavimentazione, passamano per percorsi in autonomia, cartellini stampati in 3D con indicazione in braille dei nomi e delle caratteristiche delle piante verranno posizionati lungo i principali percorsi, dove verranno posizionati arbusti a fogliame aromatico e interessante al tatto. Nidi artificiali e mangiatoie per i volatili.
Dal punto di vista delle azioni di valorizzazione e comunicazione sono previste quatto azioni specifiche: la realizzazione del Laboratorio Urbano per la Transizione Ecologia e Digitale LU.TED; la realizzazione di un sistema di storytelling digitale che, attraverso Qr Code, sia in grado di narrare i principali percorsi botanici e artistici localizzati all’interno del bene; la realizzazione di un portale dedicato, accessibile tramite app, per garantire l’accesso ai servizi e agli eventi, nonché alle visite guidate, organizzate all’interno del bene; la realizzazione di specifica cartellonistica a differenti altezze per i soggetti portatori di handicap fisici.