Il Lecce fa 40, punti, e vola in testa alla classica. Questo ha detto il recupero della penultima gara del girone d’andata contro il Vicenza, rinviato per Covid ben due volte. La terza è stata la volta buona e al Lecce è bastato un tempo per avere la meglio sul fanalino di coda del torneo cadetto.
Baroni decide per un parziale turnover mantenendo salda la spina dorsale della formazione titolare. Il tecnico non rinuncia a Hjulmand, Strefezza e Coda, mentre cambia gli esterni difensivi, gli interni di centrocampo e manda per la prima volta in campo dall’inizio Listkowski, uno dei pochi in perfetta forma nel gruppo giallorosso.
E’ proprio il polacco a sbloccare l’incontro poco prima della mezz’ora. Il Lecce fino a quel momento aveva fatto ben poco contro un Vicenza ben schierato dietro e che provava a rendere difficile il giro-palla dei giallorossi. Con un Lecce lento il gol arriva grazie ad una giocata magistrale di uno dei calciatori più tecnici. E’ Coda, non ancora in condizione, ad inventarsi un assist eccezionale per Listkowski che, appena entrato in area, fulmina il portiere veneto.
Il Vicenza prova a ribattere al gol subito e Faragò è ingenuo a concedere due falli al limite dell’area. Per fortuna di Gabriel la mira degli avanti veneti è imprecisa. Come impreciso appare Coda che si “mangia” nel giro di pochi minuti per ben due volte dei gol che in genere tramuta facilmente in rete. Prima spara alto a porta vuota, poi indirizza sul palo un colpo di testa da ottima posizione. Per fortuna sulla ribattuta è il più lesto a mettere il pallone in rete. Il bomber giallorosso ritrova così il gol dopo tanto digiuno (ultima volta a segno con la tripletta al Parma ai primi di novembre).
Nel secondo tempo il Lecce prova a rendere più largo il divario, ma sbaglia diverse opportunità per triplicare e negli ultimi minuti rischia la beffa. Ad un minuto dalla fine, Dermaku si perde Meggiorini e l’attaccante accorcia le distanza. I minuti di recupero sono tribolati con tanto nervosismo che sfocia in un feroce battibecco tra Majer, entrato nel secondo tempo a venti minuti dalla fine insieme a Di Mariano e Gallo, e Meggiorini che scoppia incredibilmente in lacrime. Al fischio finale scoppia persino una rissa con lo sloveno costretto a raggiungere velocemente gli spogliatoi.
I suoi compagni invece possono festeggiare per questo successo e per il primo posto raggiunto. Adesso ci sono dieci giorni per rifiatare prima della ripresa del torneo. Il Lecce in questo periodo non è al top della forma e si vede nella rapidità di esecuzione del gioco di Baroni. Aver vinto partite di questo tipo sono segno di grande maturità per la giovane formazione giallorossa.
Photogallery a cura di Andrea Stella