LECCE – E’ scontro aperto sull’ipotesi di realizzazione di un impianto di compostaggio a Masseria Ghetta tra i sindaci di Trepuzzi e Surbo, Taurino e Trio, e il sindaco di Lecce Salvemini. La conferenza stampa di ieri dei primi cittadini del Nord Salento ha innescato una miccia, a dire il vero, mai sopita. “La nostra contrarietà alla realizzazione di un impianto di compostaggio in località Masseria Ghetta, non nasce da una presa di posizione legata alla mera difesa del territorio, ma dalla constatazione della ambiguità del progetto che, contrariamente a quanto si voglia far credere, ha una matrice privata e non pubblica”. Un’affermazione giudicata “falsa” da Salvemini: “È noto invece – perché previsto dal bando pubblicato dal Mite per finanziare a fondo perduto impianti finalizzati al recupero della Forsu – che il soggetto abilitato a presentare progetti è il cosiddetto “ente di gestione ambito territoriale ottimale operativo” che nella nostra regione rimanda all’Ager. l’agenzia dei comuni della Puglia che procede per legge all’affidamento della realizzazione e della gestione degli impianti nonché all’affidamento del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani. Quindi pubblica per definizione”.
Secca la replica a distanza dei diretti interessati: “Non ci risulta, e per la verità non risulta, stando alle condivisibili dichiarazioni rese in questi ultimi giorni, neanche all’assessore regionale Maraschio, che il Piano dei rifiuti approvato in Consiglio Regionale preveda una qualsiasi localizzazione, nell’:ambito della Provincia di Lecce, di un impianto di compostaggio”. E ancora: “Non riteniamo affatto che la presenza di un impianto privato superi il modello di gestione pubblico, abbiamo solo constato che, allo stato, in quell’area c’è un progetto privato, legittimamente presentato, e non c’è, o comunque non è ancora stato reso noto, un progetto pubblico. C’è un solo modo per ricondurre il confronto a ragionevolezza e serietà istituzionale: verifichiamo insieme le previsioni del Piano Regionale e vediamo il progetto pubblico per la gestione pubblica”. “Del resto – concludono Ronny Trio e Giuseppe Taurino – se lo stesso sindaco di Lecce parla di un affidamento di un incarico di Ager per la progettazione dell’impianto è chiaro che il progetto ancora non c’è; in quell’area l’unico progetto è quello legittimamente presentato da imprenditori privati; forse sarebbe stato opportuno dare informazioni, che non sono state date, nelle sedi istituzionali, ma c’è ancora il tempo per verificare”.
Serafico e sarcastico il sindaco Salvemini: “Conforta verificare, tuttavia, che dopo mesi di polemiche incentrate su evocati disastri ambientali causati dal previsto impianto, oggi si sposti l’attenzione – in modo confuso e superficiale – sulla natura pubblica del progetto. Che allude purtroppo a presunte ambiguità nel percorso finora intrapreso. Che diversamente da quanto si sostiene è lineare, trasparente, verificabile”. Fine del capitolo. Alla prossima puntata.