“Il Governo italiano, nonostante i rischi epidemiologici legati all’ancora basso livello vaccinale dei bambini da 5 a 11 anni, ha deciso di far riprendere le lezioni in presenza da lunedì 10 gennaio.
Le vostre preoccupazioni sulla riapertura della scuola sono anche le mie e quelle dei presidenti delle regioni italiane. Le Regioni hanno, invano, richiesto un posticipo della riapertura per avere il tempo di completare le vaccinazioni degli studenti e in particolare quelle dei più piccoli, ma il Governo sul punto è stato irremovibile.
Non posso intervenire con un’ordinanza regionale perché lo scorso 6 agosto è stato emanato il Decreto legge n. 111, (poi convertito in Legge con modificazioni) che consente ai Presidenti delle Regioni di derogare alle disposizioni nazionali solo quando una regione si trova in “zona rossa”. La Puglia in questo momento si trova in “zona bianca”, ha un tasso di incidenza dei contagi e delle ospedalizzazioni inferiore alla media nazionale e percentuali di vaccinazione sopra la media. Quindi non ci sono i presupposti giuridici.
Quello che sicuramente possiamo fare è spingere al massimo sulle vaccinazioni.
La Puglia è di gran lunga la prima regione italiana ad aver protetto i bambini con la migliore copertura vaccinale, come vedete dal grafico allegato, ma ciononostante abbiamo raggiunto al momento solo il 25,2% del target.
Per quanto riguarda i pugliesi di 12-19 anni: l’83% ha ricevuto almeno una dose, il 76%, due dosi (+5,3 punti della media nazionale), l’8% ha già il richiamo.
Siamo anche tra le Regioni che più hanno vaccinato docenti e personale scolastico.
Il lavoro va avanti, cercando sempre di fare meglio.”