Di seguito una dichiarazione congiunta di tutti i consiglieri di centrodestra del Comune di Lecce:
“Una sentenza chiara, puntuale e rigorosa quella con cui il giudice dà completamente torto all’Amministrazione Salvemini che con pervicacia si è accanita nei confronti del Consorzio titolare della gestione del Mercato delle Etnie.
Un progetto nato per essere un mezzo efficace di integrazione così come inteso e interpreto per anni da Consorzio stesso.
A nulla sono valse le ragionevoli motivazioni che per mesi la minoranza ha palesato in Commissione al sindaco e all’assessore al ramo. Per l’Amministrazione Salvemini non si tratta di una semplice sconfitta giudiziaria, è molto di più. È il velo che cade dal volto di una compagine di Governo che in campagna elettorale si era dichiarata interprete dei problemi dell’immigrazione e dell’integrazione ma nei fatti si è dimostrata tutt’altro. Cinica nell’ostinazione a voler mettere per strada 30 famiglie di varie etnie che avevano il solo “torto” di operare diligentemente in una struttura voluta e costruita dal centrodestra. Quella destra “razzista” che negli ultimi vent’anni ha reso realtà il consigliere aggiunto, lo sportello urbano per gli immigrati, il mercatino delle arti e delle etnie, la biblioteca interculturale.
Non un intervento in favore di questa parte della società leccese è stato fatto da questa maggioranza di sinistra che sta sistematicamente operando attraverso epurazioni di associazioni, singoli e consorzi che con il centrodestra avevano avuto modo di lavorare lecitamente e onestamente.
L’ordinanza di sgombero del Consorzio da quell’area è solo l’ultimo esempio a cui potremmo aggiungere la villa comunale, la chiesetta Balsamo, il mancato insediamento del consigliere extracomunitario. Sappiamo ora, grazie alla sentenza, che gli abusivi non sono quegli operatori ma sono gli attuali amministratori di Lecce eletti in virtù di un programma elettorale che non mostrava certamente il loro volto”.