LECCE – Questa mattina sono stati consegnati i lavori per il Faro di comunità a San Cataldo. Il progetto è in attuazione del programma di rigenerazione “Lecce è il suo mare”, dove era stato individuato un sistema di spazi pubblici da Torre Rinalda a San Cataldo, chiamati appunto Fari di Comunità. Questo è il primo che si sta concretizzando. Finanziato dal PON legalità 2004-2020, vedrà la realizzazione in via Recanati di un centro destinato ad attività sociali e di aggregazione legate al mare in un immobile sequestrato alla Sacra Corona Unita nelle disponibilità del Comune di Lecce.
L’immobile si estende su una superficie totale di 544 metri quadrati ed è composto da tre corpi di fabbrica, due dei quali realizzati in maniera abusiva. A pochi metri dall’immobile si estende un altro terreno confiscato alla mafia di circa 750 metri quadri, sul quale non insistono costruzioni, che sarà anch’esso incluso nelle attività del Faro.
Il progetto di riqualificazione, redatto dall’ing. Luca De Carlo, prevede la demolizione dei due corpi di fabbrica abusivi e la realizzazione al loro posto di aree a verde e attrezzature funzionali alle attività del Faro di comunità, oltre a una tettoia in legno. Il resto dell’immobile sarà restaurato e attrezzato con segreteria, sala polifunzionale per laboratori, area ristoro, cucina-bar, spogliatoio e servizi accessibili. Il terreno nelle vicinanze sarà recintato con muro a secco.
“Questo bene, che si riqualifica grazie al programma di rigenerazione, è pensato – dichiara l’assessora alla Politiche Urbanistiche e Marine Rita Miglietta – come infrastruttura pubblica per la socialità e lo sport, in una delle marine più importanti della città per dotarla di spazi che potenzino e mettano a valore gli sport acquatici come importanti volani di riappropriazione da parte della comunità. Già con il cantiere in corso, lavoreremo sul bando per l’assegnazione per avviare anche nel territorio leccese una esperienza di riutilizzo dei beni confiscati, in linea con le vocazioni della città”.
“Prende il via da oggi il recupero di questo bene confiscato – dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Marco Nuzzaci – che troverà una nuova funzione a vantaggio della comunità. I lavori che realizzeremo ci consentiranno di consegnare alla città un nuovo centro di aggregazione per la realizzazione di attività sociali a vantaggio di tutti, così che laddove c’era il malaffare e l’illecito possa ora trionfare il bene comune e la crescita sociale e culturale del territorio leccese”.
“L’inizio dei lavori è una buona notizia, ora occorre – dichiara l’assessora al Welfare Silvia Miglietta – da subito procedere alla messa a punto del bando per la gestione, coinvolgendo le realtà associative della città. Lo sport, l’aggregazione, le attività sane di incontro e condivisione sono il più importante antidoto alla diffusione della malavita”.