GIURDIGNANO – “Salento preistorico: la preistoria da toccare con mano” è stato il primo evento nel Salento ed in Puglia promosso dal Cai ospitato lo scorso fine settimana, dal 24-25 e 26 settembre, a Giurdignano.
Il paese, a pochi chilometri da Otranto, denominato il giardino megalitico d’Italia, per la numerosa presenza di megaliti preistorici, è stato scelto come sede di studio ed approfondimento, del comitato scientifico, naturalistico, culturale regionale del Club Alpino italiano. Tre giorni in cui gli operatori naturalistici culturali titolati CAI hanno conosciuto il Salento da un punto di vista inedito.
Un’esperienza formativa molto gradita che ha entusiasmato i partecipanti provenienti dalle diverse regioni italiane. Un contatto diretto e “fisico”, con il mondo della Preistoria, che ha visto la partecipazione di diversi studiosi e ricercatori provenienti da diverse Università italiane con la direzione scientifica del corso affidata ai docenti e specialisti Ida Tiberi, (collaboratrice anche del Polo Biblo-Museale di Lecce e della Sovrintendenza regionale) molto lodata per l’efficienza e la scelta dei divulgatori e Fabio Martini entrambi dell’Università di Firenze. La direzione organizzativa è stata curata da Luigi Iozzoli operatore naturalistico culturale nazionale, gli operatori naturalistici culturali Francesco Vigneri, Valentina Vasta e Vito Lamacchia responsabile del coordinamento organizzativo in situ.
Alla tre giorni formativa, a cui ha partecipato anche Giuliano Cervi, presidente comitato scientifico centrale, entusiasta della bellezza di una terra che ha tanto da raccontare, è stato approfondito il Salento preistorico, “La grotta: mondo dei vivi e mondo dei morti nella preistoria antica”; l’immancabile visita guidata alla Grotta del Cavallo, nella Baia di Uluzzo (Nardò) per vedere da vicino la grotta famosa per il ritrovamento di depositi archeologici risalenti al paleolitico superiore, che rappresentano i più antichi resti di Homo Sapiens in Europa. “Grotte e villaggi: vita e riti nella preistoria recente”; ed infine domenica un’escursione fino all’area della Grotta dei Cervi il complesso pittorico neolitico più imponente d’Europa, denominata la cappella sistina del neolitico, con pittogrammi risalenti tra il 4.000 e 3.000 a.C. In conclusione la visita guidata alla mostra “I luoghi della Preistoria. Porto Badisco e la Grotta dei Cervi” al Castello Aragonese di Otranto.
Una full immersion molto apprezzata dagli oltre cinquanta partecipanti che hanno seguito il corso, che ha permesso di scoprire un territorio accogliente ed incredibilmente bello, grazie all’ospitalità della sindaca Monica Gravante e della sua amministrazione che si sono prodigati per la buona riuscita dell’evento coinvolgendo l’intero paese.
A colpire è stata, anche, l’efficienza e la professionalità delle giovani guide turistiche dell’info point di Giurdignano Denis Rizzello, Giorgia Tecci e Federica Vilei che hanno saputo raccontare le bellezze e i beni culturali del loro borgo: dal frantoio ipogeo alla cripta di San Salvatore ai vari menhir con competenza e passione che tutti hanno lodato.
“Siamo molto soddisfatti di come siano andati questi tre giorni, racconta Vito Lamacchia, abbiamo fatto conoscere un Salento da un punto di vista ancora sconosciuto che tutti hanno amato. Tutti si sono sentiti ben accolti e hanno gradito il clima di ospitalità e familiarità che si respira a Giurdignano ed hanno giudicato favorevolmente l’efficienza e la professionalità degli specialisti dei divulgatori scientifici e dei luoghi scelti che hanno raccontato una storia Salentina di rilevanza internazionale tutta da approfondire. Ci auguriamo possano svilupparsi altre idee e proposte da realizzare in seguito, non solo per divulgare le bellezze storiche, naturalistiche e paesaggistiche, ma anche per far crescere il territorio”.
“A Giurdignano i menhir ed i dolmen sono proprio “a portata di mano”, il percorso megalitico è visitato tutto l’anno da turisti e pellegrini della via Francigena, siamo anche tappa fondamentale del cammino della via Traiana Calabra, ma dichiara la sindaca Monica Gravante, ospitare un gruppo così numeroso e un’associazione così importante come il Cai nel mio borgo e per la prima volta in Puglia, mi ha riempita di orgoglio e mi ha generato molte aspettative e non poche ansie nella preparazione e nei giorni precedenti l’evento in cui è stato coinvolto tutto il paese. Ho molto apprezzato e mi ha commossa sapere che è stato riconosciuto l’impegno profuso da me e da tutti e mi auguro che sia la prima di una serie di iniziative che ci vedranno coinvolti.”