LECCE – Il 24 e 25 settembre 2021 l’Università del Salento ha ospitato il convegno annuale della SIDI – Società italiana di diritto internazionale ed europeo: docenti e studiose/i di queste discipline si sono confrontati su “Beni e valori comuni nella dimensione internazionale e sovranazionale”. Più di trenta le relazioni tenute da personalità del mondo accademico e da giudici internazionali; i lavori si svolgeranno prevalentemente in italiano, ma anche in inglese e francese.
«Mai come in questi tempi, temi quali il rispetto e la promozione della rule of law e dei valori democratici nell’ordinamento internazionale ed europeo, l’imperativo della tutela dell’ambiente e delle sfide connesse alla sostenibilità a livello globale e, infine, le nuove vulnerabilità cui sono esposti i diritti umani alla luce del ruolo sempre più preminente delle nuove tecnologie nelle società contemporanee, si prestano a costituire fondamentali àmbiti di discussione e riflessione giuridica», ha sottolineato la professoressa Susanna Cafaro, docente a UniSalento di Diritto dell’Unione Europea e presidente del comitato scientifico del convegno, «Il tema scelto si è rivelato, dopo due anni di slittamenti dovuti alla situazione pandemica, ancor più di attualità. I temi della salute e dell’accesso ai vaccini, il ruolo di internet nel connettere le persone durante le restrizioni agli spostamenti e le ulteriori minacce alla legalità internazionale del contesto globale rendono la riflessione su questi temi importante e urgente. Essi appaiono come vere e proprie sfide che impongono analisi e risposte innovative da parte della comunità scientifica. Tanto lo spazio fisico – l’ambiente e gli ordinamenti giuridici nazionali e sovranazionali – quanto lo spazio virtuale e le nuove tecnologie offrono oggi il contesto all’interno del quale queste riflessioni possono svilupparsi. In questo complesso e variegato scenario, i diritti fondamentali appaiono sempre più come nucleo irrinunciabile di valori comuni da garantire, pronti però a confrontarsi – e a dialogare – con le responsabilità e gli obblighi a tutela di altri beni e valori comuni».
Una due giorni di grande interesse culturale e scientifico durante la quale c’è stato spazio anche per un importnate riconoscimento, il Premio “Daniele Padovani” assegnato ad un leccese, Mario de Nitto Personè, per la tesi sul tema “The Search for the Truth versus Procedural Fairness: the Admissibility of Unlawfully Obtained Evidence in International Arbitration”. Il Premio è stato istituito in memoria del giovane studioso scomparso prematuramente ed è assegnato annualmente alla migliore tesi di laurea discussa nell’a.a. precedente in materia di diritto internazionale privato e processuale. Il vincitore oltre alla somma di 3000 euro avrà la possibilità di effettuare uno stage remunerato di tre mesi presso uno degli uffici dello studio legale DLA Piper Italy.