Il Lecce si ferma al palo contro la formazione del Legnago che milita nel campionato di C. Si sapeva che sarebbe stato il primo vero test impegnativo per i ragazzi di Baroni, ma ci si aspettava sicuramente di più da una squadra come quella giallorossa magari molto imballata, ma che non ha saputo pungere sugli esterni e che ha anche rischiato di perdere alla fine.
Servono nuovi innesti sugli esterni offensivi (rimandato Olivieri, Helgason fuori ruolo in quella parte del campo e solo Listkowski sembra adatto per il ruolo) in modo da poter innescare le punte centrali, Coda e Rodriguez che si sono alternati nei due tempi di gioco e serve più equilibrio nelle scelte dei centrocampisti, unico reparto ormai completo.
Baroni in questa amichevole sceglie lo stesso centrocampo visto nel primo tempo contro il Rovereto, dove Blin gioca davanti alla difesa, Hjulmand spazia sul centrosinistra e Majer gioca sul fronte destro. Si nota come nessuno dei tre sia con spiccate doti offensive come potrebbero essere Mancosu o Henderson. Queste scelte portano il Lecce ad essere solido in mediana nella prima frazione di gioco, ma poco propenso a far male con i centrocampisti centrali. Nel tridente si trova meglio Listkowski sulla destra piuttosto che Olivieri sulla sinistra. L’ex Empoli si accentra spesso e gioca più per se stesso con tentativi di dribbling, invece di appoggiare la manovra sulla mancina dove Gallo non riesce così ad incidere.
Nel primo tempo il Lecce potrebbe passare subito, ma Coda non approfitta di un regalo della difesa veneta e fa stampare sul palo una conclusione che era più facile mandare nel sacco. Intorno al ventesimo i giallorossi colpiscono nuovamente uno dei legni della porta ospite con Listkowki che chiude troppo un tiro in diagonale dopo che finalmente Hjulmand era riuscito a superare centralmente i difensori avversari. Avversari che qualche minuto più tardi avrebbero potuto segnare, ma Gabriel a dire di no a una conclusione ravvicinata. Gabriel che si deve ripetere con una bella parata al 37’.
Il Lecce nell’ultimo quarto d’ora di frazione appare meno padrone del gioco, ma riesce comunque ad avere due occasioni per sbloccare l’incontro. Prima Olivieri gonfia solo la rete esterna da ottima posizione, poi Coda tira debolmente dopo un buon cross di Gallo, confermandosi ancora fuori condizione.
Nel secondo tempo Baroni cambia 9/11 con i soli Vera e Lucioni che restano sul rettangolo di gioco. Con Mancosu ed Henderson a centrocampo il Lecce è sicuramente più dinamico e i frutti sembrerebbero vedersi al quarto d’ora quando Mancosu subisce fallo in area. Dal dischetto però Paganini si fa respingere il tiro sul palo dal portiere avversario Enzo. Anche Rodriguez qualche minuto dopo avrebbe la palla per sbloccare la partita, ma la sua conclusione ravvicinata viene rimpallata.
Come occorso nel primo tempo, nella seconda parte di frazione il Legnago si fa pericoloso dalle parti della porta leccese ed è il croato Butic ad avere la palla del clamoroso successo per i veneti, ma il suo diagonale finisce sul palo a Bleve battuto.
Negli ultimi minuti Mancosu prova finalmente il tiro da fuori ed è ancora il bravo portiere del Legnago Enzo a dire di no al centrocampista sardo. Alla fine il Lecce esce dal campo con l’amaro in bocca e con la consapevolezza che bisogna fare molto meglio se si vuole far bene nel prossimo torneo cadetto.