Le Olimpiadi 2020 di Tokyo sono alle porte ed il tifo italiano non ha fatto in tempo a raffreddarsi (dopo il titolo di Campioni d’Europa) che è già carico di speranze ed aspettative. Anche i ragazzi animatori del movimento giovanile antibullismo “Mabasta”, ideatori del progetto “Sport Vince Bullismo Perde”, sono carichi e, così fiduciosi che le atlete e gli atleti azzurri porteranno a casa un ottimo bottino, che fanno sapere di voler ulteriormente premiare i medaglisti con il titolo di “Capitano dei TipiTosti”, un titolo simbolico ma ricco di significato sociale. Pertanto ogni atleta italiano che vincerà una medaglia d’oro, d’argento, di bronzo, ma anche di legno, sarà nominato Capitano dei Tipi Tosti e riceverà a casa o in Federazione la relativa maglia.
Nell’ambito del progetto “1000 a 0”, i “TipiTosti” sono tutte le ragazze ed i ragazzi dai 6 ai 18 anni che praticano un qualsiasi sport e quindi, per il movimento Mabasta, meritevoli di essere ambasciatori di messaggi positivi contro ogni forma di bullismo e cyberbullismo tra giovani. Nell’ipotetica partita tra lo Sport ed il Bullismo, se i “TipiTosti” sono i giocatori della prima squadra, i giocatori della squadra avversaria sono i “TipiTruci”.
«Vogliamo premiare e, se mai ce ne fosse bisogno, spronare ancora di più tutti i nostri campioni – racconta Mirko Cazzato, 19 anni, team leader di Mabasta – affinché continuino a tenere alto l’orgoglio di questo nostro Bel Paese. Seguiremo le Olimpiadi e tutti gli atleti italiani che saliranno sul podio riceveranno sia il titolo di “Capitano dei TipiTosti” che la bella maglia rossa. Non solo, vogliamo premiare anche tutti quei campioni che non saliranno sul podio per un soffio, ossia coloro ai quali spetta quella che in gergo viene chiamata la “medaglia di legno”. Quest’ultimo aspetto è molto importante per noi perché è fondamentale far passare il messaggio che, anche se non si è tra i primi tre del mondo, si è meritevoli di plauso. Abbiamo scoperto che lo Sport è un veicolo perfetto per continuare a portare nelle scuole italiane il nostro “Modello Mabasta”, il protocollo di azioni dal basso utili a prevenire e contrastare il bullismo, il cyberbullismo, il bodyshaming ed il sexting. In questo bellissimo progetto abbiamo al nostro fianco Sport e Salute (Coni), ben 34 Federazioni sportive nazionali, il Comitato Italiano Paralimpico e tantissime squadre e team di ogni sport e di ogni regione d’Italia.»