SANNICOLA – Ha fatto scalpore sui social e scatenato polemiche di diverse associazioni locali, la scelta del Comune di Sannicola di posizionare volatili e tartarughe, due Trachemys Scripta Scripta e una Trachemys Scripta Elegans e alcune anatre, in una piazza pubblica ritenuta non idonea e causa di sofferenza per gli animali ormai ritenuti d’affezione.
Si tratta di “una palese violazione della normativa vigente da parte del primo cittadino – spiega il coordinatore regionale del Partito Rivoluzione Animalista Federica Greco – in quanto la Commissione Europea, con il Regolamento n. 2551/97, ha sospeso l’introduzione nella Comunità Europea di T. s. elegans. Il 18 dicembre 2000 la sottospecie è stata inserita nell’allegato B del Regolamento CE n. 338/97 e ss.mm.ii.; infine, con il Regolamento CE n. 2087/2001, ne è stata definitivamente vietata l’importazione, anche di ibridi. Anche se ora sono state posto sotto sequestro al proprietario, comunque le stesse hanno stazionato per un periodo in un’area pubblica di appartenenza all’amministrazione”.
Il Partito di Rivoluzione Animalista ha seguito fin dall’inizio la vicenda pubblicando comunicati e video a testimonianza di questa situazione di disagio “non solo delle tartarughe, ma anche di sei anatre di varie specie, presenti nel parco Peter Pan, acquistate con determina N. 161 DEL 10-06-2021”.
Il luogo è poco adatto alla sopravvivenza dei volatili perché non vengono osservare le norme sancite dalla L. 189/2004, come rilevato nei sopralluoghi del coordinatore Greco in collaborazione con il dirigente regionale delle Guardie Zoofile del posto. “In primis manca un abbeveratoio per le anatre che sono costrette a bere nell’acqua stagnante del piccolo laghetto nelle quali, purtroppo sono presenti anche deiezioni delle stesse. L’impianto idrico di ricambio dell’acqua è inesistente, vi sono presenti solo tre tubi per aggiungere acqua , data l’esposizione costante al sole e alla sua inevitabile evaporazione, con conseguente mancanza di punti d’ombra per i poveri animali. Nel ricambio dell’acqua accade che i tubi, rivolti verso l’esterno, bagnino la terra circostante al laghetto, creando una fanghiglia che le anatre portano nello stesso rendendolo acquitrinoso. Dall’inaugurazione avvenuta il 10 giugno ad oggi inoltre, non si è mai assistito alla pulizia della vasca, che risulta essere melmosa”.
A seguito di un ulteriore sopralluogo di accertamento da parte del nucleo di Polizia Giudiziaria delle Guardie Zoofile di Nardò coordinato dal dirigente Antonio Russo, su disposizione della Procura di Lecce, non sono stati ravvisati estremi di maltrattamento, malgrado un problema di riempimento dello stagnato, pare fatto sistemare in breve tempo dall’amministrazione comunale.
Dura la replica del movimento animalista nonostante ritenga che “le Guardie Zoofile abbiano fatto il loro dovere, ma le incongruenze sono troppe e pesanti, per altro documentate e alla fine chi ne paga le conseguenze sono gli animali. Il nostro dovere di Partito e non di associazione è di provvedere alla tutela e al benessere di tutti gli animali presenti sul territorio”.