E’ scomparso alle prime luci dell’alba, all’età di 82 anni, il Maestro Pino Cordella, circondato dall’amore immenso della moglie Anna Rita e dall’affetto dei suoi cari.
Mente geniale, elegante, intelligente, attento ed impegnato da sempre per la valorizzazione del territorio salentino, delle sue amate Lecce e Copertino e dei giovani stilisti che Pino Cordella accompagnava nel percorso di studio e formazione insieme ai figli Carol, Manuel e Christian, nelle sale dell’Istituto Cordella Fashion School – Scuola di Moda.
Sarto, stilista e, soprattutto figlio d’arte, è stato considerato come il creatore di moda dalla persona estrosa e brillante.
Si diploma giovanissimo presso gli Istituti “Marangoni” e “Secoli” di Milano. Ben presto diviene titolare dell’omonima e storica sartoria, fondata nel 1783 da Leonardo Cordella e che ormai da sette generazioni tramanda “L’arte del vestire elegante”. Le più grandi sfilate a livello europeo e mondiale lo hanno visto protagonista, a Pino Cordella va il merito di aver anticipato tendenze stilistiche di notevole evoluzione.
Nel 1969 firma la linea “Tre petti” a Sanremo; nel 1984 firma una collezione da cui si evince il “seno nudo”, apparso così per la prima volta sulle passerelle di moda; nel 1993 a Budapest per “Lo sposo vestito di pelle bianca; nel 2000 a Parigi per la 29° “Biennale Mondiale dei Maestri Sarti”, evento in cui Cordella rappresenta l’Italia con un abito di impostazione nazionalistica. Nel 2002 sfila al Pincio, a Roma, con l’Accademia Nazionale dei Sartori, di cui egli stesso è Consigliere Nazionale dal settembre 2003: in questa occasione sfoggia abiti di ispirazione etnica per liberare con una semplice zip il leggendario “burka”, aprendolo in due parti per divenire fiore che sboccia, una forte simbologia di vita che rinasce dopo l’oscurità. Nel 2003 è a Treviso, alla 30^ Biennale Mondiale dei Maestri Sarti, dove lancia il “Nude look” di coppia, scelta stilistica che riscuote un enorme successo di pubblico e di critica.
Fonda il “Centro Studi Cosimo Cordella” ed organizza l’evento “Giovani stilisti in passerella”. La firma di Pino Cordella appare anche in tv: egli firma infatti gli abiti per la fiction televisiva Madre come te, con Nino Frassica e Ida Di Benedetto. Pino Cordella ha realizzato inoltre abiti esclusivi per importanti personaggi del cinema, della musica, dello spettacolo e dell’arte. In particolare, nel 1994 gli viene commissionata la casula per il Papa Giovanni Paolo II in occasione della storica visita a Lecce e per BENEDETTO XVI per la visita a S.Maria di Leuca. Nel 1991 è stato promotore di iniziative culturali per giovani stilisti e per enti pubblici con grandi mostre nei musei più prestigiosi.
Notevoli anche i riconoscimenti che lo stilista ha ricevuto nel corso della sua lunga carriera, tutti per chiara fama da Istituzioni nazionali e internazionali, tra questi: Laurea Honoris Causa alla COLUMBIA UNIVERSITY di New York, nomina di Cavaliere di Malta a Gerusalemme e Commendatore dell’ordine Equestre del Santo Sepolcro. Di Pino Cordella si parla su pubblicazioni come “Il fascino dell’apparenza”, “Il Gotha della moda”, “Il potere e la moda”, “In poltrona”, “Il Novecento pugliese”. Innumerevoli le recensioni su quotidiani e periodici a carattere nazionale e internazionale, apparizioni sulle televisioni nazionali e private.
Le macchine da cucire antiche, le forbici, i ferri da stiro, la collezione di abiti creati dalle generazioni Cordella dall’800 ai giorni nostri: tutto nella scuola Cordella profuma della magia del taglio e del cucito, di disegno e raffinatezza. Con la guida di Maestro Pino Cordella tanti giovani stilisti si sono formati negli ultimi anni e grazie alla sua capacità di ascolto hanno conquistato un bagaglio di formazione e crescita umana e professionale che custodiranno per sempre nel cuore.
“A voi giovani dico, rinnovatevi continuamente, formatevi e studiate senza avere mai paura del futuro” l’invito di maestro Pino, in una delle sue ultime interviste.
I funerali di Pino Cordella si svolgeranno domani 30 giugno alle ore 10,30 presso la Chiesa San Massimiliano Kolbe a Lecce.