LECCE – “Questo progetto nasce da un silenzio assordante, quel silenzio che avvolgeva la nostra città durante il lockdown. Con il nostro lavoro vogliamo ridare ai leccesi quella voce persa. Da qui deriva il nome della nostra associazione.” Così Alfredo Prete, presidente di La Voce di Lecce, spiega ciò che ha spinto lui e altri imprenditori, commercianti e artigiani leccesi a unirsi per operare sul territorio con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per i cittadini, contribuendo allo stesso tempo alla crescita della comunità.
L’associazione ha incontrato gli organi di stampa questa mattina, con l’intento di far conoscere non solo la sua squadra, fatta di professionisti, ma anche gli eventi pensati proprio per concretizzare i suoi obiettivi. “Siamo cittadini innamorati di Lecce – prosegue Prete – , vogliamo ascoltare la gente per conoscere meglio i loro bisogni e aiutarli a soddisfarli. Siamo nati come comitato per poi diventare un’associazione attiva. Ognuno di noi ha delle competenze specifiche che metteremo al servizio della comunità attraverso determinate iniziative.”
Il primo evento sarà dedicato all’artigianato, uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia. Il 27 giugno, infatti, gli artigiani potranno esporre i loro prodotti al Piccolo Ranch, cercando di risollevarsi dalla crisi economica. Ma l’attenzione è rivolta anche alle marine leccesi, in particolare a San Cataldo, dove sono state programmate escursioni turistiche gratuite che si terranno il 4 luglio presso il Molo di Adriano, per il quale nei mesi scorsi è stata lanciata con successo una petizione per risollevare le sorti di questo importante luogo storico abbandonato all’incuria.
“Tanti cittadini hanno accolto il nostro invito – afferma Mauro Della Valle, tra i referenti di La Voce di Lecce – Questo ci incoraggia a proseguire. La nostra città va ripresa e fatta rinascere.”
Per incentivare l’interazione con i cittadini, oltre agli eventi, l’associazione ha attivato inoltre “La Voce di Lecce risponde”, un servizio telefonico a cui i leccesi possono rivolgersi per segnalare un problema, un progetto, una necessità particolare. Un modo per stabilire un filo ancora più diretto con la gente.
“Il nostro obiettivo – spiega Paola Bruno, altra referente de La Voce di Lecce – è propositivo. Abbiamo ricevuto dei giudizi critici perché la nostra realtà è stata vista come un qualcosa teso alla critica facile verso le istituzioni. Non è così. Vogliamo risvegliare la città costruendo e non attaccando a prescindere chi lo governa.”