Tenta furto in un appartamento, arrestato pakistano
LECCE – Furti, incendi, violenza. Sono diversi i reati che vedono protagonista Adnan Ibrahim, un cittadino pakistano, di 36 anni, arrestato nella mattinata di ieri dagli agenti della polizia di Lecce.
In particolare, per l’uomo, beneficiario di un permesso di soggiorno per scopi umanitari, sono scattate le manette con l’accusa di furto in abitazione. All’alba, il malvivente si aggirava in zona Rudiae, citofonando a due appartenenti di altrettanti condomini, con lo scopo di individuarne uno vuoto da svaligiare. I proprietari, timorosi, non hanno risposto al suono del campanello e questo ha fatto credere al ladro che l’abitazione fosse vuota, cercando di penetrarvi. A questo punto però la coppia ha allertato la polizia, che, giunta immediatamente sul posto, ha arrestato l’uomo in flagranza di reato.
Dagli accertamenti sulla sua identità è venuto fuori che Ibrahim è già noto alle forze dell’ordine per diversi reati commessi in precedenza, alcuni dei quali rimasti impuniti.
All’inizio di maggio, nei pressi della stazione ferroviaria aveva dato alle fiamme alcuni carrellati per la raccolta differenziata dei rifiuti e una colonnina della rete elettrica. Alcuni giorni dopo aveva fatto la stessa cosa con un altro carrellato in piazzale Oronzo Massari, minacciando anche un addetto alle pulizie. In altre occasioni, l’uomo aveva azionato degli estintori all’interno della sala d’attesa dello scalo ferroviario, era riuscito a introdursi all’interno di un parco ricevimenti sulla via Adriatica per Torre Chianca, danneggiando alcuni infissi e suppellettili e tentando di rubare delle argenterie, in altre ancora aveva rotto e allagato deliberatamente i bagni pubblici di via Manzoni. Per questi atti vandalici Ibrahim era stato denunciato in stato di libertà. Nel 2018, il pakistano era stato addirittura incarcerato per violenza sessuale nei confronti di una donna aggredita nei pressi della stazione.
Per il tentativo di furto attuato nella mattina di ieri, l’uomo è stato già rinchiuso nel carcere di Borgo San Nicola. Inoltre, già dalle prime denunce per i fatti dei giorni scorsi, la Divisione Immigrazione della Questura di Lecce ha avviato le procedure per la revoca del permesso di soggiorno.