LECCE – Dopo l’ordinanza emessa dalla Regione Puglia, i sindaci pugliesi si mobilitano per contenere ulteriormente la pandemia durante le festività pasquali ormai imminenti. Una nuova stretta arriva anche dal Comune di Lecce, dove il sindaco Carlo Salvemini ha disposto chiusure mirate per evitare soprattutto assembramenti.
“Sono 565 al momento gli attuali positivi in città (in attesa del report settimanale ufficiale della ASL) – dichiara il primo cittadino leccese – un numero che cresce ogni giorno perché i contagi giornalieri sono più dei guariti il Report epidemiologico che supporta la nuova ordinanza regionale, firmata questa mattina dal presidente Emiliano, certifica che l’epidemia in Puglia, anche se in misura inferiore rispetto alla settimana precedente, risulta ancora in crescita. La soglia dei nuovi contagi ogni 100.000 abitanti risulta largamente superiore alla soglia dei 250 anche su base cittadina.”
Una situazione, quella dei contagi, che a Lecce fa quindi ancora paura, tanto da rendere necessario la chiusura di alcuni spazi pubblici. Nelle giornate del 27 e 28 marzo e del 3, 4 e 5 aprile, infatti, rimangono chiusi la Villa Comunale, il Campo Montefusco, il Parco di Belloluogo. Inibito anche l’utilizzo di tutti i parchi non recitanti in città, che saranno appositamente sorvegliati dalla Polizia Locale. Predisposta la chiusura anche del cimitero monumentale. Con apposita ordinanza sindacale, inoltre, è stata disposta dal 27 marzo al 5 aprile la chiusura dei distributori automatici di bevande su tutto il territorio comunale.
“I nostri ospedali, come mai sono stati dall’inizio della pandemia, sono in affanno – spiega Salvemini – alla data del 25 marzo, leggiamo nel report, in tutta la Regione sono 1.762 i cittadini ricoverati con sintomi e 231 in terapia intensiva, con un tasso di occupazione del 41 per cento delle rianimazioni, con i ricoveri ordinari che sono già bloccati in via precauzionale. Di fronte a questa situazione è necessario fare ulteriori passi per ridurre la diffusione del contagio rinunciando, per il secondo anno di seguito, a trascorrere fuori porta le giornate festive del periodo pasquale. Mentre ci prepariamo alla campagna vaccinale di massa, che gradualmente ci libererà da questo incubo, dobbiamo fare ancora una volta massa critica contro il virus. Invito i miei concittadini a trovare tutti la forza e la responsabilità per affrontare questo ulteriore passaggio”.