LECCE – Da zona gialla a zona rossa, in un solo colpo. Il movimento ProgrammAzione non ci sta: la colpa è tutta della Regione e del governatore Emiliano.
Il presidente Giovanni Gallo in una nota ha espresso profonda preoccupazione sul repentino cambio di colore della Puglia e ha lanciato molteplici accuse al presidente della Giunta Regionale.
Secondo Gallo, che si è fatto portavoce non solo degli associati al movimento ma anche, a suo dire, di tanti cittadini leccesi, il sistema sanitario pugliese si è fatto cogliere totalmente impreparato di fronte all’ondata di ricoveri, nonostante avesse avuto un anno intero per prepararsi. E nonostante il Governatore avesse inaugurato delle mega strutture costate cifre da capogiro, ma mai attivate – come nel caso dell’ospedale della Fiera a Bari, inutilizzabile per l’assenza dei bagni – o che sono state attivate in parte e con estremo ritardo.
“Siamo in emergenza – evidenzia Gallo – a cosa sono servite le inaugurazioni? Queste super strutture non possono servire i pazienti. Ora a pagare queste incurie sarà il Salento, che ha pochi contagi rispetto a Bari. E sarebbe interessante anche capire chi occupa le terapie intensive che sono al collasso. Vogliamo sapere quanti sono i ricoverati, se sono del posto o se sono provenienti da Bari; se sono già vaccinati o meno”.
Il movimento ProgrammAzione non risparmia critiche severe neanche nei confronti del sindaco Salvemini. “Solo adesso – conclude Gallo – si è reso conto che siamo in pericolo? Solo dopo 120 giorni di riprese della fiction al Dea? A pensar male ci si mette poco. L’impressione a tutti i livelli è che si mettano i catenacci ai cancelli quando il furto è già avvenuto”.