BARI – Ritorno al passato. Dopo lo sospensione del Tar di Lecce all’ordinanza regionale con cui il presidente Emiliano aveva bloccato le lezioni in aula per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, il Governatore pugliese è costretto giocoforza ad emanare una nuova ordinanza. Il documento è stato licenziato poco fa qualche minuto prima della mezzanotte. L’obiettivo – così come aveva spiegato Emiliano – era quello di evitare che nella giornata d domani, mercoledì 24 febbraio, le scuole “siano improvvisamente invase, in mancanza di provvedimenti di regolazione sanitaria, da tutti gli studenti in presenza con danno gravissimo per la salute del personale scolastico in piena pandemia da “variante inglese” che ormai sta sostituendo le altre meno pericolose e meno contagiose”.
Nel provvedimento viene stabilito che a partire dal 24 febbraio e sino al 14 marzo 2021 “le Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado e i Cpia adottano forme flessibili dell’attività didattica in modo che il 100% delle attività scolastiche sia svolto in modalità digitale integrata (Ddi), riservando l’attività didattica in presenza agli alunni per l’uso di laboratori qualora sia previsto dall’ordinamento, o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata”.
Le scuole dell’Infanzia, le Istituzioni scolastiche del ciclo primario e i Cpia potranno ammettere in presenza tutti gli alunni tutti gli alunni che “per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata”. Quanto alle scuole superiori verranno ammessi in aula “tutti gli studenti che, per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata, nel limite del 50% della popolazione scolastica, possibilmente per ogni singola classe”;
La nuova ordinanza del Presidente Emiliano è strettamente collegata all’attuazione del Piano vaccinale destinato al personale scolastico. “I singoli Istituti scolastici, su disposizione del dirigente scolastico, possano ritornare all’attività didattica in presenza, una volta completate le vaccinazioni dei rispettivi operatori scolastici che ne abbiano fatto richiesta”. Ergo: la data del 14 marzo, giorno in cui è fissato l’ultimo giorno della didattica digitale integrata, potrebbe non essere definitiva. Tutto dipenderà dal numero delle vaccinazioni somministrate. Fine della storia. Per ora. Una vicenda diventata stucchevole e paradossale, giocata sulla pelle di insegnanti, studenti e collaboratori scolastici.