LECCE – Vestirà la maglia numero10, quella indossata fino a pochi giorni fa da Falco, un numero importante nella storia giallorossa e di ogni squadra di calcio italiana e non. E’ evidente come GuvenYalcin voglia così far capire a tutti che è più maturo dei suoi 21 anni di età e voglia subito fare breccia nel cuore dei suoi nuovi tifosi.
Arrivato in un’operazione lampo grazie all’abilità del direttore Corvino (proprio ieri il responsabile dell’area tecnica del Lecce aveva detto come la trattativa fosse sembrata quasi impossibile nelle sue prime fasi), il giovane attaccante è stato presentato questa mattina ai giornalisti e ha manifestato subito come abbia voglia di imporsi nel campionato italiano.
È stato proprio il direttore Corvino, che ha anche concluso il rinnovo del contratto di Meccariello, a fare gli onori di casa. «È un attaccante moderno che può giocare sia da prima sia da seconda punta. Il ragazzo si presenta da solo visto che ha all’attivo diverse presenze con le selezioni giovanili della Turchia e persino con la Nazionale A. Lo scorso anno è stato inserito tra i migliori prospetti elencati dalla Uefa, quindi per noi è un giovane più che interessante che spero ci regali tante soddisfazioni».
Successivamentea prendere la parola è stato proprio il ragazzo turco-tedesco, cresciuto nelle giovanili del Bayer Leverkusen e approdato tre anni e mezzo fa nella formazione del Besiktas, tra le squadre più importanti della Turchia.Yalcin sa che questo può essere un momento di svolta della sua carriera. «Il mio sogno è quello di giocare ai più alti livelli del calcio italiano ed è per questo che ho accettato subito la proposta del direttore Corvino». Così afferma chiaramente il nuovo attaccante giallorosso. «Ho parlato anche con Ljajic (suo compagno al Besiktasn.d.r.) e lui mi ha confermato che Lecce sarebbe stata la piazza ideale per impormi. Purtroppo al Besiktas si sono alternati troppi allenatori in questi anni e sono arrivati giocatori esperti e di qualità, tutte scelte fatte per raggiungere risultati ambiziosi per il club. Per questo motivo non c’è stato il tempo per far crescere noi giovani ed è così che si spiega come, con il passare delle stagioni, ho giocato sempre di meno.»
Come detto,Yalcin ha deciso di prendere la maglia numero 10 per dimostrare di non essere venuto a fare il comprimario nella rosa di Corini. «La competizione tra attaccanti forti non è un problema visto che anche in passato ho giocato in rose piene di ottimi calciatori. Questo numero lo voglio onorare, ma non è stato scelto perché abbia un 10 del passato a cui ispirarmi. Adoro il calcio e ci sarebbero almeno 20-30 giocatori che mi hanno fatto innamorare di questo sport».
In fine, l’attaccante turco-tedesco parla delle sue prime impressioni all’arrivo nel Salento. «Ho avuto subito ottime sensazioni appena ho conosciuto i miei compagni di squadra. Con Corini ho parlato poco e solo di cose che riguardano il viaggio per arrivare qui dalla Turchia. Nelle ultime settimane ho avuto il Covid, ma adesso sono guarito e pronto per giocare. Darò tutto me stesso per il Lecce».