PITTSBURGH (USA) – Giorgia, la bimba salentina affetta da Sindrome di Berdon, è tornata in ospedale per la sostituzione del dispositivo gastrico utilizzato per la nutrizione artificiale, a causa di una rottura della parte esterna del deflussore. Prima dell’intervento che di per sé non destava particolare preoccupazione, i medici hanno ritenuto opportuno sottoporre la bimba ad una serie di indagini cliniche per accertare lo stato di salute generale. “Bisogna capire se la micosi che ha reso necessario l’operazione al cervello è ancora in corso – spiega mamma Elisa nel suo video aggiornamento su Facebook – dopo tutti questi mesi di terapia farmacologica”.
Purtroppo la somministrazione del mezzo di contrasto necessario per l’esecuzione della Tac, ha scatenato una reazione piuttosto importante e la bimba ha accusato forti dolori al petto e all’addome. Il pronto intervento dello staff medico ha consentito di portare a termine la procedura, ma la risonanza magnetica in programma è stata rimandata anche per lo stato di forte agitazione della piccola. “La mia bambina ha molta paura della sala operatoria – ha continuato – chiede sempre di essere sedata prima di entrare. Tutta questa tensione le ha provocato vomito e acutizzato il mal di pancia”.
L’intervento chirurgico è andato a buon fine, hanno spiegato i chirurghi del Children’s Hospital di Pittsburgh, insistendo su quanto importante sia per Giorgia imparare a nutrirsi in modo naturale e consentire al suo apparato digerente di lavorare in modo autonomo. In più la nutrizione enterale, al momento l’unico mezzo di sostentamento, non garantisce l’apporto di tutti i principi nutrivi fondamentali per la sua crescita.
Un pensiero fisso per Elisa che oltre ad occuparsi in prima persona della salute della figlia, deve affrontare anche diverse difficoltà pratiche. “Dobbiamo cambiare casa perché quella in cui viviamo ha ancora molta muffa, pericolosa per la salute di tutti, soprattutto per quella di Giorgia – ha specificato – purtroppo non è facile perché qui in America sono molto costose. Abbiamo inoltre difficoltà con la Asl di Lecce e i nostri risparmi sono quasi finiti”.
La permanenza di Giorgia con la mamma e il fratello maggiore Jody in America è finanziata dalla raccolta fondi istituita dall’associazione onlus “STELLINA DI BERDON”, nata per raccogliere informazioni e ricerche legate alla sindrome di Berdon e che sostiene come primo progetto il caso della piccola Giorgia.
Chiunque volesse donare il proprio contributo potrà farlo tramite bonifico bancario a :
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