LECCE – Nessuna crisi, sia chiaro. Ma gli scricchiolii nella coalizione di maggioranza di Palazzo Cara ci sono. E non da oggi. Carlo Salvemini non può permettersi di sottovalutarli. L’ultimo strappo legato alla vicenda Zara rischia di portare con sé vecchi strascichi. Il sindaco guarda avanti. E derubrica le recenti fibrillazioni interne come “posizioni di legittimo dissenso” che “accolgo e valuto” da parte di alcuni esponenti della maggioranza a cominciare dal capogruppo Pd Antonio Rotundo. Ma – precisa – “la rotta amministrativa non ha subito alcuna deviazione”. Della serie: non saranno certo queste levate di scudi ad alimentare significative preoccupazioni anche se il rischio che si possano trasformare in veri e propri mal di pancia esiste. Ecco perché il primo cittadino – al di là delle dichiarazioni di prammatica – lavora sotto traccia per stemperare o addirittura anestetizzare alcuni mugugni. “Il confronto c’è e avviene lontano dai riflettori – assicura Salvemini – Ad ogni buon conto gli obiettivi strategici di mandato non sono mai stati messi in discussione”.
La conferenza stampa di fine anno diventa l’occasione per fare il punto della situazione di Palazzo Carafa. L’emergenza Covid ha finito per aggravare lo stato dei conti comunali già messo a dura prova dalla dichiarazione di pre dissesto che di fatto ha ingessato l’attività amministrativa. “Contiamo di approvare il bilancio entro fine gennaio o al massimo per febbraio – afferma il sindaco che rimarca l’oggettivi difficoltà ad essere operativi per via dell’impoverimento della pianta organica del Comune (“abbiamo 300 dipendenti in meno rispetto alla soglia minima prevista”).
Il nuovo anno porterà in dono sicuramente i 600 posti auto del parcheggio ex Enel. L’apertura del sito, a due passi dal centro, è prevista per questa estate. Si lavora alacremente anche per rimarginare quella brutta ferita urbanistica che risponde al nome di area ex Massa, una cerniera tra la parte nuova e il centro storico della città. “E’ stata approvata una variante architettonica – fa sapere il sindaco – ora siamo in attesa del via libera al progetto definitivo”. Che prevede la realizzazione di un Centro polifunzionale con annessi servizi e parcheggi sottostanti.
Sul fronte delle concessioni demaniali la novità odierna è rappresentata dall’adesione di cinque imprenditori alla proposta di proroga tecnica di tre anni di Palazzo Carafa, mentre gli altri titolari di stabilimenti balneari si affidano alle valutazioni dei giudici amministrativi per ottenere la conferma della proroga – così come stabilito da una legge dello Stato – al 2033.
Nel 2021 è previsto anche il restyling del Must, il Museo storico della città, il semaforo vedere ad alcuni progetti di riqualificazione urbana, misure più rigide per l’accesso alla Ztl e alcuni progetti legati alle risorse che giungeranno grazie al Cis. “L’auspicio – conclude il sindaco – è che si possa operare con maggiore velocità. A volte sembra di essere su un treno regionale, anche per via di tante contingenze..”. Per correre su un Frecciarossa occorre aspettare ancora un po’.