LECCE – Nella serata di ieri, durante un servizio di controllo delle persone sottoposte agli arresti domiciliari, Alessandro Cazzato, 39enne, leccese, sorvegliato, peraltro, col dispositivo elettronico di controllo – il cosiddetto braccialetto elettronico – è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio e per aver violato le prescrizioni del provvedimento della misura cautelare.
Gli agenti della sezione Volanti della Questura di Lecce, dopo aver citofonato, hanno atteso a lungo prima di poter avere l’accesso in casa ed effettuare il controllo e quando l’uomo, alquanto agitato, ha aperto, ha giustificato quel ritardo poiché la propria compagna era svestita. Un atteggiamento che ha insospettito i poliziotti che hanno voluto vederci chiaro.
Nel corso di una successiva perquisizione, all’interno di un ripostiglio adibito a custodia di abiti e oggetti vari, in un contenitore erano custoditi un bilancino di precisione, un involucro in cellophane con circa 2 grammi di eroina, un rotolo di nastro di colore nero, un paio di forbici in metallo di piccole dimensioni, un coltellino multiuso e un rotolo di carta tipo alluminio. Materiale ritenuto utile per il confezionamento di dosi per il successivo spaccio. In camera da letto, poi, all’interno di una vaschetta tra i panni, erano stati nascosti altri tre involucri. Due contenenti circa 2 grammi di cocaina, ed uno con circa 25 grammi di eroina. Tutta la sostanza ed il materiale rinvenuto è stato sequestrato, come pure i 30 euro, rinvenuti nelle tasche dei pantaloni indossati dal 39enne, poiché danaro ritenuto provento di spaccio.
L’uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Lecce e messo a disposizione della competente autorità giudiziaria.