LECCE – Il personale dell’Ambito territoriale sociale di Lecce è in stato di agitazione per la mancata stabilizzazione dei contratti di lavoro. Lo hanno proclamato Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uiltucs, dopo l’assemblea dei lavoratori.
Le organizzazioni sindacali hanno inviato nelle scorse settimane due missive il 24 settembre e il 13 ottobre al Comune di Lecce, ente capofila dell’Ambito sociale, cadute nel vuoto, nelle quali veniva richiesto un incontro ad hoc e l’avvio delle procedure di superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni, come previsto dal Decreto legislativo 75 del 2017.
Tra i 40 lavoratori interessati (di cui 39 donne) figurano 1 educatore, 1 mediatore sociale, 7 amministrativi e più di 30 assistenti sociali, ai quali sono affidate attività di grande rilievo e in base alla legge, potrebbero essere stabilizzati nel triennio 2018/2020 perché in possesso dei requisiti richiesti:
– essere in servizio con contratti a tempo determinato presso l’amministrazione che procede all’assunzione
– essere stati già selezionati dalla medesima amministrazione con procedure concorsuali
– aver maturato alle dipendenze dell’amministrazione che procede all’assunzione almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni.
Le procedure di superamento del precariato possono inoltre riguardare, con riferimento alle amministrazioni comunali che esercitino funzioni in forma associata (quindi l’Ambito sociale), anche il personale in servizio presso le amministrazioni con servizi associati.
“Il personale dell’Ambito svolge da anni un’attività indispensabile e di notevole rilievo sociale. Stabilizzarlo sarebbe un segnale di riconoscimento e di interesse concreto” – spiegano i segretari generali territoriali Fiorella Fischetti (Fp Cgil), Fabio Orsini (Cisl Fp), Antonio Tarantino (Uil Fpl) e Antonella Perrone (Uiltucs).
Il tempo limite per procedere alla stabilizzazione è stato prorogato al 31 dicembre 2021, per questo i sindacati chiedono di velocizzare la procedura per il personale assunto a tempo determinato dal Comune di Lecce.
Lo stato di agitazione, di cui è stato informato anche il prefetto di Lecce, verrà protratto fino a quando non verranno fornite risposte concrete e in attesa della convocazione di un incontro tra sindacati, sindaco e dirigenti dei settori Personale e Servizi sociali del Comune di Lecce.