“Care concittadine
Cari concittadini,
vi scrivo per ribadirvi che siamo nel pieno di un’allerta nazionale.
Il dato della nostra provincia e di Lecce città ci conforta ma come sappiamo in una pandemia “nessuno si salva da solo”.
Gli indicatori della tenuta del sistema Paese rispetto all’andamento epidemiologico sono abbastanza chiari nel descrivere una situazione destinata a mettere sotto pressione i nostri ospedali in termini di ricoveri ordinari e ricorso alle terapie intensive.
Il lockdown 9 marzo/18 maggio venne disposto proprio per evitare il collasso del Servizio Sanitario Nazionale.
Come cittadini siamo chiamati a dare il nostro contributo nel rispettare le disposizioni contenute nel DPCM.
E stiamo rispondendo bene, salvo limitate inevitabili eccezioni.
Continuiamo su questa strada perché usciremo da questa situazione quanto più ci mostreremo capaci – ciascuno per quel che può – consapevoli, resistenti, prudenti, empatici.
Nei prossimi giorni potremo doverci misurare con nuove disposizioni del governo nazionale o regionale.
Il cui scopo sarà quello di limitare – in termini orari – specifiche attività economiche e sociali per scongiurare il rischio di chiusure totali. Sta già accadendo in alcune regioni.
Il mio personale auspicio è che si giunga a provvedimenti che tengano conto delle differenze territoriali nell’andamento epidemiologico, avendo avuto esperienza del collasso prodotto dal lockdown nazionale.
Come sindaco voglio ringraziarvi sin d’ora per il contributo che state dando, che consente alla nostra città di essere meno colpita rispetto ad altri territori. E per quello che sono certo garantirete se e quando saremo chiamati ad osservare nuove prescrizioni.
Ce l’abbiamo fatta sino ad ora.
Ce la faremo anche in futuro.
Andiamo avanti, uniti.”