Michele Emiliano, Presidente Regione Puglia
La nostra presenza in Fiera, questa imponente organizzazione in sicurezza, è il segno tangibile di una regione che ha saputo resistere all’emergenza e adattarsi alle nuove condizioni di vita con senso di responsabilità, pazienza e forza.
La nostra è una terra di marinai e contadini. Come marinai abbiamo affrontato il Covid, che si è abbattuto come una tempesta su tutti noi: nell’incertezza di ciò che sarebbe accaduto abbiamo fatto ricorso alle migliori competenze che avevamo, remato tutti nella stessa direzione e aiutato chiunque ne avesse bisogno. Il tributo di vite umane c’è stato anche qui, è stato doloroso e non possiamo dimenticarlo. Ma guardando quello che accade nel resto del mondo, sappiamo di essere riusciti a fronteggiare al meglio delle nostre possibilità il pericolo. Grazie all’abnegazione dei nostri operatori sanitari, della protezione civile regionale, di tantissimi pubblici funzionari e dirigenti che hanno lavorato per mesi giorno e notte, abbiamo adattato in tempo record il nostro sistema ospedaliero e territoriale creando le condizioni per una gestione efficace della più grande tragedia sanitaria dell’ultimo secolo. Mentre gestivamo l’emergenza, come contadini, abbiamo contemporaneamente ripreso a piantare semi e a mettere una pietra sopra l’altra per ripartire più forti.
Grazie al confronto con le parti sociali, abbiamo ideato e strutturato una gigantesca manovra finanziaria emergenziale capace di immettere nel mercato pugliese quasi un miliardo di risorse dirette e più di 3 miliardi di risorse indirette; nel pieno dell’epidemia Covid abbiamo varato imponenti misure di supporto alle fragilità sociali, tra queste cito il rafforzamento del Reddito di dignità e l’avvio di START strumento di sostegno delle partite Iva a reddito più basso. Abbiamo seminato bene se è vero che nel mese di settembre, come ci dicono i dati di Unioncamere, la Regione Puglia ha avuto un incremento più che proporzionale del numero di nuove aziende sul territorio, e se siamo riusciti ad essere la Regione più attrattiva nel turismo mantenendo sempre alti gli standard di sicurezza. Il merito di questa tenuta è della comunità nel suo complesso, dei tanti professionisti, commercianti, imprenditori che con grande abnegazione hanno dato il meglio in ogni fase.
Adesso siamo impegnati in una nuova prova: affrontare l’autunno e l’inverno. Una prova che, come questa pandemia ci ha abituato, ha delle incognite. I nostri bambini e ragazzi che hanno ripreso le lezioni ci insegnano che rispettare le regole di prevenzione è possibile e non è così complicato. Fatemi dare il GRAZIE più sentito al mondo della scuola e dell’università, a dirigenti, docenti, personale, genitori, alunni e studenti. Sto girando per le scuole di Puglia in questi giorni ed è commovente vedere con quanto impegno ci si prenda cura l’uno dell’altro, utilizzando in maniera corretta la mascherina, mantenendo la distanza, igienizzando le mani. Sono questi gesti semplici che fanno la differenza. Prendiamo esempio da loro.
Il virus ha messo tutti noi davanti anche ad un’altra prospettiva nuova. Una prospettiva che ha reso ancor più evidente l’insostenibilità dello storico divario tra Nord e Sud. Abbiamo provveduto a rimodulare i nostri Fondi comunitari, per oltre 800 milioni di euro, sapendo perfettamente che stavamo soltanto spostando il problema, allocando risorse da opere comunque strategiche, ad interventi contingenti. Abbiamo ampliato al massimo delle possibilità l’offerta sanitaria per affermare i sacrosanti diritti dei pugliesi di curarsi qui e non essere più costretti alla mobilità passiva che ci vede ostaggio, e principale contribuente, dei sistemi sanitari del nord Italia. Abbiamo, insieme alle nostre forze produttive, immaginato una manovra finanziaria shock, con prodotti complementari all’offerta bancaria, che i principali analisti del paese considerano i migliori in circolazione, ma per farlo abbiamo dovuto determinare una sostanziale contrazione degli ordinari strumenti di finanziamento alle imprese. E non perché il flusso di domande fosse diminuito. Semplicemente perché non avevamo risorse sufficienti.
Mantenendo i conti in ordine, con trasparenza, efficienza e legalità. Con il rispetto che noi pugliesi abbiamo sempre dimostrato nei confronti delle istituzioni, intendiamo porre, in maniera definitiva e non rinviabile, la questione meridionale e il suo superamento. Ed intendiamo farlo in un quadro nazionale ed internazionale che, per la prima volta dal dopoguerra sembra offrire una opportunità unica di archiviare un’epoca storica connotata da una crescente divaricazione tra le normali aspettative di ogni italiano e le reali opportunità offerte ai cittadini del Mezzogiorno. Non lo faremo con il cappello in mano. Non ci affideremo a formule vaghe. Sappiamo cosa vogliamo. E sappiamo come poterlo ottenere.
La Puglia è pronta. Farà il suo dovere e darà il suo contributo a tutti i cittadini del Sud e dell’Italia. Senza paura. Con l’orgoglio dei risultati ottenuti, la consapevolezza degli errori commessi affinché non si ripetano, e la spinta dei progetti che abbiamo preparato per i prossimi anni. Con la schiena dritta e le braccia aperte.