LECCE – Oltre sessanta coltellate, infierite con grande ferocia. E’ quanto è emerso dagli ultimi risultati dell’autopsia proseguita sui corpi di Daniele De Santis e Eleonora Manta, uccisi lo scorso lunedì nella loro abitazione a Lecce.
L’assassino si sarebbe prima accanito contro la giovane trentenne, sulla quale avrebbe agito con maggiore violenza, poi avrebbe colpito alle spalle l’arbitro leccese. In seguito sarebbe fuggito via lasciando i due in una pozza di sangue e privi di vita, perdendo dei bigliettini sporchi di sangue lungo il tragitto. E se dopo aver ucciso la coppia l’omicida ha pensato bene di nascondere il volto con il cappuccio della sua felpa, al suo arrivo nella casa dei due giovani non avrebbe avuto la stessa premura e una telecamera della videosorveglianza lo avrebbe ripreso a viso scoperto. Un elemento importantissimo per gli inquirenti, che ipoteticamente avrebbero anche il nome dell’uomo, Andrea, lo stesso che due testimoni avrebbero sentito urlare da Eleonora mentre lo implorava di fermarsi con la sua furia omicida.
I funerali delle due vittime per ora sono stati rimandati, finché i medici legali non avranno terminato la loro analisi, mentre la pista del movente passionale resta ancora la più accreditata. Sequestrati intanto i cellulari e i pc che Daniele e la sua compagna avevano con loro a casa e in ufficio. E’ molto probabile che dalla loro analisi emerga qualche elemento decisivo per dare finalmente un’identità all’artefice del delitto di Via Montello.