PORTO CESAREO – Prima una visita nella sede dell’Area Marina Protetta, poi un incontro con i pescatori e i rappresentanti istituzionali e di categoria, quindi un mini tour su un’imbarcazione da pescaturismo. Giornata interamente dedicata alla pesca e ai pescatori quella trascorsa oggi dal ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali, Teresa Bellanova. Occasione buona per affrontare le criticità del settore, ma anche per parlare di prospettive e per plaudire alle best practices come quella del Marine litter, un progetto-pilota che coinvolge direttamente i pescatori. L’obiettivo è quello di liberare i rifiuti presenti lungo le coste, un terzo dei quali è rappresentato da attrezzi provenienti da attività di pesca e acquacoltura, persi o abbandonati. Il progetto dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo sta dando ottimi risultati. In un post su facebook la ministra non nasconde la sua soddisfazione: “E’ stato bello iniziare proprio con le parole del direttore dell’Amp Paolo D’Ambrosio, che ci ha accolto, tra gli altri, insieme al presidente Remi Calasso e al sindaco di Porto Cesareo Salvatore Albano: “All’inizio non è stato semplice. Ma adesso i pescatori sono diventati i nostri migliori alleati”. Un termine utilizzato non a caso. Perché la ministra prova a rafforzare un rapporto avviato da tempo con l’intero settore della pesca e che ha dato sin qui buoni risultati, anche sul piano della disponibilità all’ascolto e alla collaborazione. “Questo settore deve essere attrattivo. Non bastano le figure esistenti al momento. E’ necessario innovare. Solo così potremmo provare a coinvolgere i giovani”. Per la ministra è possibile coniugare la sostenibilità ambientale con la sostenibilità economica: “La tutela del mare è un modo per garantire il reddito dei pescatori e quindi il benessere e la ricchezza del territorio”.
La giornata si è conclusa con la pesca turismo, grazie ad una iniziativa avviata dall’Area Marina Protetta e dalla Capitaneria di Porto di Gallipoli guidata dal Comandante Macrì. Un’attività che richiama in ogni stagione estiva l’interesse di numerosi turisti e salentini che colgono l’occasione per scoprire da vicino la bellezza dei nostri mari ascoltando storie e aneddoti narrate dai pescatori assaporando anche il pescato. Un esempio di come si possa trasformare concretamente l’attività di pesca.